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Economia Romagna e Rimini: le aziende del manifatturiero e dei servizi registrano una flessione

Per valorizzare il territorio occorrono azioni condivise

2 ott 2019
Economia Romagna e Rimini: le aziende del manifatturiero e dei servizi registrano una flessione

Le aziende del comparto manifatturiero e dei servizi della Romagna, nella maggioranza dei casi e in linea con il trend nazionale, evidenziano una flessione. In calo produzione e fatturato totale, mentre mantengono ancora il segno positivo fatturato estero ed occupazione. Ad evidenziarlo l’indagine congiunturale realizzata dall’ufficio studi di Confindustria Romagna - consuntivo primo semestre 2019 e previsioni secondo semestre 2019. Area Vasta (aziende campione Ravenna e Rimini associate a Confindustria Romagna): nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, calano fatturato totale ( -1,7%: -4.5% fatturato interno e + 5,4% fatturato estero) e produzione -0,8%. In crescita l’occupazione (+3,4%). Il 38,6% delle imprese evidenzia ordini in aumento, mentre il 24,4% in diminuzione. Nelle previsioni la produzione è stazionaria per il 52,4% delle imprese campione e in aumento per il 36,5%. Gli ordini per il 52,2% degli imprenditori saranno stazionari e per il 36,8% in aumento. L’occupazione è prevista stazionaria per il 69,8% del campione. Il grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 48 %. Rimini: Nel consuntivo del primo semestre 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, l’andamento del fatturato è ancora positivo +2,6% ma in calo rispetto a quanto registrato a fine dicembre. Buono l’export +12%, in negativo il fatturato interno -1,5%. Occupazione +3,2% che continua ad essere in crescita da 6 indagini congiunturali consecutive e conferma il trend nazionale. Produzione -1,3%, con una forte disparità data dalla dimensione delle aziende, +17,4% per le piccole, +1,5% per le medie e -4,7% per le grandi. Le previsioni del secondo semestre 2019 danno in calo la produzione (per il 35,3% del campione). Ordini totali in aumento per il 34% del campione e stazionari per il 57,1%. L’Occupazione è stazionaria per il 60% del campione. Il grado di internazionalizzazione si attesta in media al 59,8 %. Una situazione certamente non semplice che rispecchia lo stato dell’economia italiana, le vicende politiche del Paese ed un panorama internazionale in continuo mutamento. Per affrontare al meglio il momento ed avere prospettive di crescita, è opportuno agire con una visione d’insieme indirizzata al superamento dei bocchi che frenano lo sviluppo e ad una maggiore valorizzazione dei nostri punti di forza. VALORI E PROGETTI CONDIVISI PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO Non è più il tempo di pensare ed agire come singole realtà. Solo se creiamo e progettiamo un percorso caratterizzato dalla piena unione di intenti, possiamo essere competitivi ed attrattivi. Ogni provincia è Romagna, ognuna nelle sue peculiarità e particolarità, ma solo se amalgamata alle altre. Gli imprenditori ne sono convinti e l’avere trovato condivisione da parte di altre associazioni nella realizzazione del progetto Città Romagna ci fa capire che i tempi sono maturi.


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