Come USL stiamo continuando a ricevere segnalazioni di persone che corrono seriamente il rischio di restare senza un tetto sopra alla testa. Sono soprattutto le famiglie con figli a denunciare di non farcela più ma un’altra piaga minaccia di dilagare qui in Repubblica. Ci sono persone, pensionati single, che si trovano a dover fare i conti con spese impossibili da affrontare da soli se quanto si percepisce si aggira attorno ai 1100 euro. “Ogni mese percepisco 1100 euro – ha raccontato uno di loro - ma dovendone pagare circa 900 tra affitto, spese di condominio e bollette, non mi rimane praticamente nulla. Ora non mi resta molto da fare se non bussare a tutte le porte o al limite decidere di andare a vivere nella mia auto”. “Purtroppo, non si tratta di un caso isolato, molte persone fragili si trovano in situazioni di difficoltà, afferma il Segretario della Federazione Pensionati USL Luigi Maria Beli- sardi, come abbiamo scritto è fondamentale che lo Stato si faccia in qualche modo carico con urgenza dei problemi che affliggono i cittadini più fragili, non in forma assistenziale ma con strumenti a supporto. Strumenti che devono mettere le persone nelle condizioni di vivere dignitosamente sempre ma ancor di più dopo una vita di lavoro. Troppe persone hanno speso tutti i propri risparmi per sopravvivere e ora non ce la fanno più, affitti e mutui troppo alti devono essere in qualche modo calmierati.” Al momento l’emergenza più grande, quindi, sembra davvero essere quella abitativa. In questi ultimi anni abbiamo potuto contare sulla professionalità, la cortesia, la grande disponibilità di chi ha la responsabilità di valutare e accogliere le domande di Edilizia Sociale. A nessuno è stato negato un aiuto concreto e tante persone sono state seguite e prese per mano in fase di presentazione della domanda; tuttavia, rispondere a tutti non è possibile, non per mancanza di requisiti reali ma perché le case da assegnare non ci sono. La soluzione non è facile, ma urge trovarla.
cs Federazione Pensionati USL