In queste ultime settimane i cittadini e quindi anche i pensionati, che sono sempre stati il paracadute dei figli o nipoti in difficoltà economica, hanno toccato con mano l’impennata dei prezzi dei generi alimentari e non solo. Ad esempio, in poco tempo l’olio di semi è rincarato indicativamente del 65%, la farina del 17%, così come moltissimi altri prodotti, compresi gli approvvigionamenti energetici e di conseguenza le bollette di luce, acqua e gas; per non parlare dell’aumento dei carburanti e del costo della vita in genere, che si avvicina al 10% circa. Le famiglie e i pensionati perdono molto del loro potere d’acquisto e il conto più pesante purtroppo deve ancora arrivare visto che si va verso l’inverno e si avrà un maggior uso di fonti di riscaldamento. Uno scenario che tra l’altro si rifletterà ulteriormente anche sul fronte della natalità, già in picchiata nel nostro territorio, con i rincari a 360°, che sicuramente non incoraggiano l’incremento delle nascite. Per la Federazione Pensionati USL, questi aumenti non saranno temporanei e quindi si prospetterà un orizzonte a lungo termine di forte contrazione, affrontabile solo con politiche strutturali e interventi di sostegno al reddito, per contrastare gli effetti del caro vita che ormai sta diventando insostenibile. Siamo consapevoli delle difficoltà che sta attraversando il nostro Paese, ma non possiamo rassegnarci ad un progressivo impoverimento del nostro stato sociale. Le pensioni spesso sostengono anche le famiglie ed i giovani in difficoltà economica. Le pensioni devono inoltre garantire la prevenzione per la salute, anche attraverso l’uso dei farmaci, che ieri erano in larga parte gratuiti, mentre oggi sono sempre più “a banco”, dunque a pagamento. Le pensioni devono sostenere il tenore di vita, conservando quindi il potere d’acquisto e la dignità degli individui. Per questo come Federazione dei Pensionati USL, rivendichiamo decisioni non penalizzanti per il tenore di vita di tutti i cittadini e in particolar modo dei pensionati, vero ammortizzatore sociale del Paese. I pensionati sono una risorsa e un valore aggiunto, non un peso o un costo fine a se stesso; e questo è un dato di fatto che purtroppo ancora non tutti colgono.