E’ terminato il primo ponte pasquale e alle porte già ci attendono quello del 25 aprile e del 1° maggio, ma quanto hanno speso gli italiani durante questo primo lungo weekend ? Secondo alcune stime il caro voli ha colpito anche quest’anno con un costo di 447,21 euro con alcune compagnie, le tariffe più alte si sono registrate sugli orari più comodi, il prezzo arrivava sino a 557 euro in economy. A rimetterci e a spendere centinaia di euro per appena due ore di volo complessive tra andata e ritorno sono stati soprattutto i lavoratori e gli studenti fuori sede poter rientrare a casa dalle famiglie. In molti anche quest’anno non sono potuti partire. I prezzi alti hanno scoraggiato anche i turisti italiani e stranieri che avrebbero voluto passare il fine settimana fuori porta in una delle città siciliane. Anche andare in Sardegna è diventato un lusso, si spende meno ad andare in una città europea. Nonostante gli sforzi messi in campo dal governo, il fenomeno del caro-voli sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere ricorrendo ad algoritmi che fanno salire le tariffe alle stelle in concomitanza con i periodi di festa e le partenze dei cittadini, senza che gli utenti possano in alcun modo difendersi da tali politiche scorrette. L’Osservatorio Federconsumatori, ha rilevato aumenti medi del +20% sui treni, e del +55% sui pullman. Ma nonostante ciò, gli italiani sono partiti, ognuno secondo le proprie possibilità e budget. Tra le mete anche quest’anno oltre alle mete rivierasche, molti sono andati in montagna, con le piste ancora aperte in alta quota, alcuni hanno invece prediletto gli agriturismi, le escursioni con degustazione di prodotti tipici e le città d’arte. Rispetto al 2023 però l’osservatorio Federconsumatori ha rilevato un forte rialzo dei costi degli alberghi e ristoranti nelle principali città d’arte. In queste città soggiornare per un weekend in camera doppia con la colazione inclusa a due persone è costato il 66% in più rispetto al weekend precedente. Per quanto riguarda i ristoranti si è registrato un aumento nei menu di Pasqua dove un pasto completo per 2 persone è stato mediamente del 12% in più. Circa 1 famiglia su 6 secondo le prime stime ha scelto di partire il 96% dei casi è rimasto in Italia, riscoprendo le città d’arte, ma anche i piccoli borghi. Chi ha scelto il pranzo di Pasqua o di Pasquetta fuori casa ( 1 famiglia su 4 ), ha preferito soprattutto agriturismi e ristoranti. In molti non hanno rinunciato, al consueto pic nic o barbecue all’aperto dato che le temperature ormai sono si sono alzate e si inizia a respirare un’aria quasi estiva.
Dott.ssaYuliana Trengia,
Federconsumatori Rimini aps