Il fondatore della PFM e del CPM Music Institute, protagonista di un nuovo progetto pensato per gli ospiti della Comunità Suono e musica come codici per la comunicazione emotiva. Intorno a questa filosofia si è svolto ieri sera, nell'auditorium di San Patrignano, l'incontro dal titolo “Musica. Vitamina per la coscienza”, protagonista l’artista milanese Franco Mussida accompagnato da giovani musicisti del CPM Music Institute. Il primo passo di un progetto articolato, reso possibile grazie ad Alessandra Marzari, ambasciatrice della Comunità. L'idea alla base è quella di riscoprire la musica come intima esperienza capace di integrarsi al programma di recupero e di dare alle persone nuovi strumenti per conoscere meglio sé stessi e la propria natura emotiva. Durante il momento di presentazione del progetto, Franco Mussida ha spiegato come il suono e la musica siano un linguaggio universale che si lega alle nostre correnti emotive. Lo ha dimostrato anche praticamente, facendo ascoltare ai ragazzi e alle ragazze di San Patrignano musiche celebri di tanti generi e stili diversi, ognuna in grado di far vivere il nostro arcobaleno emozionale: dalla gioia alla malinconia, dall'innamoramento alla tristezza. In omaggio alla Musica e al senso della vita che in comunità si percepisce in modo speciale, Mussida, accompagnato da Roberto Gualdi, Marta Bonato e Alessandro Spoldi, e da 3 giovani ospiti della comunità, ha inoltre suonato live due sue composizioni che saranno presenti nel suo prossimo lavoro discografico. Il progetto di prossimo inizio a San Patrignano in collaborazione con il CPM Music Institute, ricalca in parte il progetto CO2 che, con il sostegno della SIAE e insignito dalla Medaglia della Presidenza della Repubblica nel 2017, è stato portato con successo in 12 carceri italiane. Un progetto che toccherà diversi aspetti del mondo del suono e della musica, dall’ascoltarla al suonarla in modo più consapevole, anche attraverso un’audioteca con musiche divise per stati d’animo.
E’ inoltre previsto un convegno aperto al mondo della formazione, della società civile e dello spettacolo. Un momento di confronto in cui si possa riflettere e dialogare sul ruolo contemporaneo del mondo del suono e della musica nel suo coinvolgere l’individuo, la persona, la collettività. “Tra gli obiettivi della Comunità San Patrignano c’è quello di portare aiuto ad un disagio sociale che si manifesta di certo attraverso l’assunzione e la dipendenza da droghe, ma le cui cause altre sono radicate nel nostro modello sociale; cause che producono un profondo disagio personale e sociale, interiore isolamento e incomunicabilità. La Comunità San Patrignano si fonda su un autentico spirito laico, in cui l’attenzione alla dignità dell’uomo, allo sviluppo armonico delle sue più intime facoltà e qualità è il perno della sua azione educativa. Il nostro sentire l’arte della musica come scienza umanistica e non solo come mezzo espressivo e performativo, dopo averne sperimentato per oltre trent’anni le straordinarie potenzialità, specie in carceri e comunità, ci ha portati ad immaginare una serie di azioni che riguardano aspetti educativi e sociali comuni a tutti”. Così Franco Mussida sulla collaborazione aperta insieme a San Patrignano.
FRANCO MUSSIDA nasce a Milano nel 1947. Un artista che nel tempo si è occupato di Musica in ambiti diversi. Vite parallele: musicista, compositore, didatta, filosofo-ricercatore. Scrive, dipinge, scolpisce, sperimenta e suona. É membro fondatore della PFM - Premiata Forneria Marconi con la quale realizza decine di album, scrivendo molti dei successi nazionali e internazionali del gruppo, tra i quali Impressioni di Settembre. Ha lavorato, collaborato, suonato, prodotto e arrangiato con cantanti artisti e intellettuali tra cui: Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Paolo Conte, Lucio Dalla, Mogol. Nel 1984 fonda il CPM Music Institute di Milano, un modello formativo nel nostro Paese, riconosciuto dal MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Ha ideato e realizzato progetti che mostrano la Musica in chiave umanistica. Tra questi “CO2”, un progetto premiato dalla Presidenza della Repubblica, che oltre al CPM Music Institute ha visto impegnate l’Università di Pavia e la SIAE. E ancora il progetto “Swimmer” per il carcere minorile Beccaria. I progetti propongono un metodo per l’ascolto emotivo consapevole della Musica. Nel 2012 inizia a declinare le sue trentennali ricerche sugli effetti della Musica sulla struttura emotiva, orientandoli verso l’arte contemporanea. A riguardo, tra il 2013 e il 2020 scrive 5 saggi, l’ultimo “Il Pianeta della Musica” (Salani Editore 2019); progetta e realizza 10 tra mostre esperienziali, installazioni momentanee e permanenti in prestigiosi luoghi museali del nostro paese.