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Fusione Carisp - BSM: comunicato congiunto delle forze di opposizione

6 set 2018
Fusione Carisp - BSM: comunicato congiunto delle forze di opposizione
Nella giornata di ieri le forze di opposizione, facendo seguito ad una nostra specifica richiesta, hanno incontrato la rappresentanza sindacale di Cassa di Risparmio, che è stata affiancata dai responsabili delle forze sindacali. Nell’ occasione abbiamo appreso le forti preoccupazioni in merito alla ufficializzazione del processo di fusione in atto fra Cassa di Risparmio e Banca di San Marino.

In generale è emersa la preoccupante mancanza di un progetto complessivo che riguarda il sistema bancario e più in generale il sistema paese. È imprescindibile partire da questo per risolvere le condizioni di criticità che affliggono il sistema economico finanziario sammarinese.

Quello che desta maggiori perplessità e preoccupazione sono le modalità senza nessuna condivisione con cui si sta approcciando questa operazione straordinaria senza conoscerne gli impatti e le prospettive.

Forte preoccupazione per le ripercussioni che la fusione avrà su eventuali tagli a filiali e conseguenti esuberi di personale.

Anomalo che le due controparti, sia Cassa che Bsm, abbiano incaricato la stesse società (la kpmg) per fare lo studio di fattibilità sulla fusione e che probabilmente redigerà pure un piano industriale entro la fine di ottobre, solitamente la società incaricata parteggia a favore di chi la incarica, che ci sia un interesse comune nell’ operazione? Al momento non ci è dato a sapere.

Dal riferimento emerso durante l’incontro è emersa la scelta da parte del Presidente di cassa Zanotti di costituire e farsi approvare dalla maggioranza del CdA un comitato ristretto formato solo dai 4 membri nominati dalla maggioranza escludendo i 3 membri nominati dalla Fondazione e dalla Minoranza, nel palese tentativo di portare avanti la fusione tenendo all’oscuro il paese allontanando chi potrebbe portare obiezioni nell’ interesse del Paese.

Troviamo questa scelta molto discutibile e contraria ad un percorso di condivisione e trasparenza e alla luce di tutte le controverse vicende accadute negli ultimi 2 anni sul sistema Bancario, abbiamo ragion di credere che chi tira le redini per la fusione abbia in mente tutto fuorché l’interesse del paese.

Se Zanotti è l’uomo solo al comando di cassa, per quello che riguarda Bsm manca una condivisione consapevole e condivisa del progetto avviato, sia con la proprietà (Ente Cassa di Faetano) sia con tutti gli altri stakeholders, ivi compresi principalmente i dipendenti-azionisti, di recente riunitisi in un’associazione.

Riteniamo che in questo momento storico il Paese non si possa permettere di delegare a 2 persone un operazione così delicata, senza dire apertamente qual è il progetto, se vi sono filiali in esubero e che fine faranno, se vi è del personale in esubero e come ricollocarlo. No, su queste tematiche non si può scherzare.



Partito Democratico Cristiano Sammarinese
Movimento Civico RETE
Partito Socialista
Partito dei Socialisti e dei Democratici
Movimento Democratico San Marino Insieme

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