La legge c'è ma non si applica. Quante volte ognuno di noi ha sentito questo refrain? Fa però ormai parte del nostro vissuto quotidiano di semplici cittadini e non gli si dà più nemmeno peso. Diventa però molto grave quando è l'Esecutivo che non applica una legge dello Stato. Facciamo riferimento alla Legge sulle Giunte di Castello del 2013 il cui articolo 22, comma 3, riporta, fra i Compiti della Giunta, quello di presentare interpellanze, richieste e proposte al Congresso di Stato che - ed è questo la parte buffa - "è tenuto nel termine di sessanta giorni a dare risposta in forma scritta".
Ebbene, alla luce di una serata pubblica dedicata al progetto di espansione di Alutitan tenutasi l'8 aprile, la Giunta di Castello di Chiesanuova, lo scorso 22 maggio, ha inviato una missiva alle Segreterie di Stato al Territorio e all'Industria e, per conoscenza, alla Commissione Politiche Territoriali e all'Ufficio Progettazione, proponendo alcuni oneri concessori da inserire all'interno della Convenzione fra l'Ecc.ma Camera e la proprietà della società, dato il non trascurabile impatto paesaggistico della nuova struttura. Nulla di trascendentale: per equilibrare gli effetti visivi e acustici del nuovo opificio e le possibili ripercussioni sulla viabilità ordinaria, sono stati richiesti un marciapiede di qualche decina di metri, l'illuminazione della strada su cui sorgerà la nuova linea di produzione e la piantumazione di alcuni alberi, suggerendo al contempo di ampliare l'imbocco di via dei Faggi per facilitare l'entrata e l'uscita dei mezzi pesanti sulla strada principale. Tutte questioni dibattute durante il succitato incontro pubblico e che non avevano avuto l'opposizione né del Segretario dal Territorio presente alla serata, né dei referenti di Alutitan.
La Giunta, in pratica, ha fatto la Giunta. Sfortunatamente è stato il Governo a venire meno ai propri obblighi, visto che, nonostante sollecitazioni, non ci è pervenuta alcuna risposta. Neanche una riga in una mail o una telefonata. Il nulla. Con conseguenti delusione e rammarico di Giunta e cittadini. A dirla tutta, non siamo nuovi a questi accadimenti e non l'eravamo neanche con la passata legislatura: il 27 luglio 2018 siamo stati i mittenti di un'altra comunicazione all'intero Esecutivo - poi diventata una lettera aperta pubblicata dalla stampa - in cui si sottolineava la difficoltà sempre più crescente di poter svolgere con serenità e profitto la nostra attività di Amministrazione locale. Il tutto a causa di una, ormai strutturale, mancanza di comunicazione fra Uffici pubblici, Aziende di Stato e Segreterie di Stato con le Giunte, nonché della carenza di personale addetto alla manutenzione quotidiana di strade, verde pubblico e impianti tecnologici. Si era pertanto invitato il Governo a prendere in considerazione - ma di fatto ad applicare - una normativa che permettesse alle persone inserite nelle liste di mobilità di poter svolgere queste tipologie di attività. Anche in questo caso, le nostre parole sono volate via col vento.
E pensare che di risposte maggioranza e Governo ne danno. Rispondono a tutti: a minoranza, sindacati, associazioni di categoria, associazioni datoriali, persino a giornali e blog. Per non parlare di Facebook. Lì è un continuo batti e ribatti con post che raggiungono i 200 commenti in pochi giorni, grazie soprattutto ad un forte contributo di Segretari e consiglieri della Repubblica. Ma ad una Giunta eletta no. Forse abbiamo sbagliato supporto. Le mail in effetti sono antiquate - a San Marino, per inciso, non è ancora in funzione la PEC -, molto meglio un post su Facebook. Lì avremmo avuto la certezza di una risposta.
Comunicato stampa
Giunta di Castello di Chiesanuova