“Il momento è delicatissimo, per usare un eufemismo, perché l’aggettivo più consono è drammatico. L’aumento indiscriminato di ogni tipo di energia – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -, di elettricità e di gas, parallelamente a quello dei trasporti, delle materie prime e dei prodotti di largo consumo compresi quelli di prima necessità, è una situazione a cui da cittadini e imprenditori assistiamo impotenti. Come Confcommercio in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre abbiamo organizzato una tre giorni di confronto serrato, in cui incontreremo singolarmente tutti i leader delle principali forze politiche candidate, per fare sentire le ragioni delle imprese riguardo a situazioni non più prorogabili. Quale componente del Consiglio nazionale di Confcommercio parteciperò agli incontri di Roma, che partiranno domani (mercoledì 7 settembre) con il presidente di Forza Italia, Cav. Silvio Berlusconi. Giovedì sarà la volta dell’Onorevole Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione, dell’avvocato Giuseppe Conte presidente del Movimento 5 Stelle e dell’Onorevole Enrico Letta, segretario nazionale del Partito Democratico. Venerdì gli incontri si concluderanno con il Senatore Matteo Salvini, segretario federale della Lega, l’Onorevole Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia e la Senatrice Emma Bonino, promotrice della Lista +Europa. Alle forze politiche chiederemo di intervenire immediatamente sterilizzando gli oneri generali di sistema nelle forniture di energia, di rafforzare i crediti d’imposta, di sostenere l’introduzione di un tetto temporaneo al prezzo di import del gas e rivedere le regole e i meccanismi di formazione del prezzo all’ingrosso dell’elettricità. Oltre a questo aspetto emergenziale, il futuro governo dovrà farsi carico delle difficoltà delle imprese e delle famiglie italiane, che con un’inflazione alle stelle e l’aumento di prezzi e bollette vedono diminuire drasticamente il loro potere d’acquisto, anche a causa di stipendi non più compatibili con il costo della vita odierna. Ritengo che debba essere prioritario l’abbattimento del cuneo fiscale, passo decisivo per lasciare più soldi nelle tasche dei lavoratori, e una riduzione delle aliquote IVA sui beni di largo consumo. Come rappresentante del territorio, porterò al tavolo gli argomenti legati al turismo, parlerò delle difficoltà in cui versano le nostre imprese e dei rischi per l’economia della zona con il perdurare di questa crisi. Si dovrà riconoscere la centralità delle politiche turistiche per lo sviluppo del Paese, a partire dalla realizzazione di investimenti e riforme anche trasversali previsti nel PNRR e presidiando dossier europei vitali per il settore. Occorrono poi misure potenziate e strutturali per la riqualificazione, per tutte le attività che più direttamente generano PIL turistico, senza dimenticare il contrasto all’abusivismo. In tema lavoro è inoltre urgente la detassazione degli aumenti contrattuali, così come alle nostre imprese serve una flessibilità governata e contrattata dei rapporti di lavoro, in grado di rispondere all’esigenza di flessibilità di un settore per noi trainante come quello turistico. Chiediamo anche una profonda riforma del Reddito di Cittadinanza, alla luce della chiara distinzione strutturale tra misure e percorsi di contrasto del rischio povertà e misure e percorsi di inserimento e reinserimento lavorativo. Insomma, sarà una tre giorni fitta di impegni e confronti, dalla quale cercheremo di uscire con promesse che possano concretizzarsi già nei primi giorni di lavoro del prossimo governo”.
c.s. Confcommercio della provincia di Rimini