Nel rispetto dei ruoli e degli interessi delle parti, non voglio entrare in polemica con le dichiarazione dei Segretari di Federazione della CSU Frulli e Muccioli, rispetto le preoccupazioni e accetto la critica costruttiva per principio quando il Sindacato si preoccupa di salvaguardare e migliorare le condizioni dei lavoratori. Ritengo che debba essere chiarito nella fattispecie che per i dirigenti la parte di retribuzione legata al risultato ( che fa parte dell’indennità) non è in discussione ne tantomeno è di nuova istituzione. Il decreto in questione agisce sulla costituzione del budget previsto che avverrà prelevando una parte dalla attuale indennità fissa. Quindi non può essere oggetto di redistribuzione e/o condivisione con altri dipendenti in quanto sarebbe come attribuire una parte di retribuzione legata alla professione ad altri collaboratori che hanno funzioni e professionalità differenti. Naturalmente se il Sindacato, ed è vero che anche in passato ha fatto proposte in tal senso, intende aprire il confronto su quella che comunemente viene definita “retribuzione variabile legata al risultato e al merito” per altre figure professionali, il Governo è senza dubbio disponibile visto che da tempo la maggioranza che lo sostiene ne propone l’istituzione. Naturalmente occorre definire a priori il come, il quanto e il quando questa eventuale componente – quasi nuova nel settore pubblico- venga applicata. Inoltre occorre valutare il momento attuale dal punto di vista delle risorse pubbliche. Certamente questa tematica farà parte del cosiddetto nuovo regime retributivo che nei prossimi mesi sarà affrontato al tavolo contrattuale.
comunicato stampa
Segretario Guerrino Zanotti
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