Il 13 giugno 2024 ricorrono 160 anni dalla nascita di Pietro Franciosi, il cui fondo speciale è parte integrante ed attiva della Biblioteca di Stato di San Marino. La sua raccolta di materiale librario e documentario, conservata come nucleo organico dell’Istituto, ripercorre le origini, la formazione culturale e l’attività politica e sociale di questo straordinario uomo, che ha raccontato, nutrito e migliorato il suo Paese. Impossibile pensare al Professore separato dal Monte Titano e dalla Romagna - Montefeltro, che proprio dinanzi alla sua abitazione si spalancava nella sua maestosa visione. In quel luogo ha avuto esordio la sua vita letteraria, fatta non solo di studi, ma anche di lettere, riflessioni, diari, fotografie. Nato il 13 giugno 1864 da Maria Della Balda e Marino Franciosi, frequentò il patrio Ginnasio-Liceo annesso al Collegio “Belluzzi”. Conseguita la licenza liceale nel 1885 si iscrisse alla facoltà di Lettera e Filosofia della Regia Università di Bologna, ove fu allievo del Carducci.
Nel 1889 si laureò con una tesi su Fra’ Giovanni da Serravalle e la Divina Commedia. Dopo aver vagliato alcune offerte di cattedre ad Alatri, Cingoli ed altri luoghi del Regno, fu assunto nel Liceo di San Marino per insegnamento di Storia e Geografia, nel 1894 assunse definitivamente anche la cattedra di Filosofia. Spese la sua vivacità intellettuale per l’insegnamento, la ricerca storica e l’impegno sociale e politico nel tentativo di migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini e conseguentemente quelle del suo Paese.
Non dobbiamo e non possiamo dimenticare che Pietro Franciosi ha vissuto il Paese in tempi in cui le percentuali di analfabetismo e di conseguenza, di ristrettezze mentali e culturali superavano il 50% della popolazione, la disoccupazione e l’emigrazione erano dilaganti. Gli scolari ebbero in Franciosi un grande maestro, ricco di amor patrio, gli operai un riferimento ed una guida prodiga di consigli ed aiuti, il Paese un integro amministratore ed un leale cittadino.
Progettò istituti di beneficenza, fu capace di moderne vedute e di generosa operatività polico-sociale. Ma fu anche costretto all’esilio e perseguitato per le sue idee socialiste. Artefice delle lunghe battaglie per l’Arengo (1906), si espresse benevolmente per la missione della donna sammarinese, le case popolari, la pensione per gli operai, la scuola ecc. Fu prodigo nello scrivere di storia e di cultura sammarinese: articoli, monografie, ma anche discorsi, celebrazioni e commemorazioni. Punto di riferimento per i suoi concittadini ma anche per alcuni illustri italiani con cui negli anni aveva intrattenuto rapporti: Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Severino Ferrari, Filippo Turati, Giacomo Matteotti, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Italo Balbo, Luigi Einaudi, Corrado Ricci.
Per ricordare Pietro Franciosi “che combattè una strenua battaglia per portare la Repubblica di San Marino alla testa dei paesi più civili del mondo” la Biblioteca di Stato (Contrada Omerelli, 13 – San Marino – tel. 0549/882248) dal 14 giugno metterà gratuitamente a disposizione della cittadinanza alcune sue pubblicazioni.