Entrare nel mondo artistico di Anna Maria Scocozza è un grande onore, significa avere accesso ad un universo fatto di leggerezza e candore che si traduce in piccoli e grandi manufatti di carta, opere intrise di grazia e bellezza che pare quasi abbiano il dono della parola tanto è grande il messaggio che vogliono trasmetterci o meglio sussurrarci, perché se è vero che forte è il loro impatto visivo, lo è altrettanto la gentilezza con la quale si presentano all’osservatore. Uno sguardo puro e profondo sul mondo quello di Anna Maria che si traduce nelle opere che lei realizza con amore e maestria, utilizzando carta riciclata in un’ottica di rinascita creativa, donando una nuova vita a un materiale e trasmettendo grazie al risultato finale un messaggio profondo, che fa vibrare l’animo del fruitore e ci spalanca le porte del suo luminoso universo interiore. Quella di Annamaria Scocozza è un tipo di arte impreziosita da una duplice valenza: estetica ed etica, il risultato finale è un capolavoro di bellezza il cui motivo propulsore è il grande amore della stessa per la carta riciclata, il valore etico, uno ma non il solo, è dato proprio dal fatto che c’è il riuso di un materiale scartato non più funzionale al suo scopo originario, modellato dall’artista in modo che possa trovare una nuova vita. Le opere sono vere e proprie visioni intellettuali da indossare non nel corpo ma nell’anima, forniscono chiavi di accesso alla realtà a una visione della stessa più elevata. “Siamo parte di un tutto” ama spesso ripetere. Modellare la carta come pratica spirituale, esigenza dell’animo, ponte privilegiato di Anna Maria per dialogare con gli altri e regalare suggestioni che prendono direzioni ben precise e arricchiscono le sue collezioni: “Abiti poetici”, “Lingerie poetica”, “Libri d’artista”, “Accessori letterari”, “Guardaroba poetico”, sino ad arrivare a “Camminare nella poesia”. Un messaggio come detto etico ed estetico: la ricerca artistica di Anna Maria vuole affrontare, attraverso l’estetica, tematiche etiche di attualità come la violenza sulle donne, le ingiustizie di genere e i crimini d’odio. I materiali riportati a nuova vita dai processi creativi dell’artista, carta destinata al macero, sono il corrispondente simbolico dei soggetti emarginati dalla società, al contempo il messaggio che vuole regalare l’artista è quello di speranza verso l’evoluzione individuale tramite la pratica riflessiva dell’introspezione. Un messaggio di resilienza, amore e bellezza come nelle sue corde.
c.s. Carlo Biagioli srl