Il gruppo RETE Desk ha avviato la stesura di un progetto economico e sociale partendo dalla redazione di un piano di sviluppo turistico. L’analisi delle migliori modalità per attrarre gli investimenti diretti esteri e la loro fisiologica consecutio con i trattati contro le doppie imposizioni fiscali e quelli relativi alla protezione degli investimenti, ha costituito la seconda fase del percorso di studio e formazione gruppo. Tale cronologia delle attività è tutt’altro che casuale e trova la sua ratio nella implicita relazione esistente tra la vocazione turistica di un Paese e la natura dell’afflusso di capitali esteri al suo interno. È naturale, infatti, che un Paese a vocazione turistica sia predisposto a ricevere investimenti primariamente nel settore delle infrastrutture turistiche. A loro volta, i nuovi hotel, ristoranti e sistemi di trasporto diventano il volano dello sviluppo turistico di una destinazione.
Chiarita questa dinamica, ça va sans dire che per i Paesi a vocazione turistica un efficace piano di sviluppo del turismo rappresenta anche la prima, più significativa ed imprescindibile attività di attrazione degli investimenti. La riprova di quanto asserito sembra essere il caso dell’albergo di lusso a San Marino. Perché, nonostante se ne parli da un decennio, nessun investitore ha mai scelto San Marino come località per la costruzione di un albergo di lusso? La ragione di tale insuccesso potrebbe risiedere nel fatto che, in aggiunta alle spese di costruzione dell’albergo, l’investitore dovrebbe far fronte, al fine di attirare poi la sua clientela, anche ai costi connessi allo sviluppo di una destinazione turistica poco conosciuta e visitata.
Il piano di sviluppo turistico di RETE Desk è stato ideato e strutturato in modo da ovviare anche a questo potenziale problema. In primis la sua forte connotazione istituzionale renderebbe credibile il piano stesso agli occhi di qualsiasi potenziale investitore. Inoltre, una realistica previsione numerica degli obiettivi, all’interno di un ben delimitato arco temporale, rappresenterebbe per gli investitori un fondamentale strumento di valutazione in sede di redazione dei loro conti economici previsionali. In sintesi, un investitore si sentirebbe molto più motivato a fronte di un impegno delle Istituzioni quantificato in termini a lui consueti, ovvero in termini numerici. Tale approccio rappresenterebbe quell’incentivo mai proposto fino ad ora durante la fase dei colloqui con gli investitori interessati al settore alberghiero. Stessa cosa dicasi in relazione all’aumento dell’escursionismo e ai potenziali investimenti nei settori della ristorazione, infrastrutture, eccetera.
Turismo, investimenti e infrastrutture sono i pilastri dello sviluppo economico di qualsiasi Stato Sovrano a vocazione turistica, tutti strettamente correlati, quindi non analizzabili separatamente, ma solo all’interno di una logica che prevede lo sviluppo del turismo come il fenomeno che dà causa alle altre due tipologie di sviluppo. Non avere questa consapevolezza o non sapere come comunicarla all’interno di un piano di sviluppo turistico andrebbe ad inficiare lo sviluppo economico dell’intero progetto Paese. Nel lungo termine, quindi, si innescherebbero, come sta già succedendo a San Marino, dinamiche economiche recessive che andrebbero a mutare anche le connotazioni culturali e sociali dello Stato.
Chiunque sia interessato a sottoporre proposte concrete, stabilire una forma di collaborazione attiva o anche semplicemente per manifestare il suo supporto alla diffusione di una cultura del merito può contattarci tramite la nostra pagina Facebook o inviando una mail a: deskinternational@movimentorete.org.
Cs - RETE Desk