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Le domeniche nel Castello. Tosca: un’opera di respiro europeo

25 gen 2024
Le domeniche nel Castello. Tosca: un’opera di respiro europeo

Domenica 21 gennaio scorso sono CONTINUATI gli incontri della manifestazione LE DOMENICHE NEL CASTELLO dopo tre anni di sospensione a causa della pandemia. Un pubblico numeroso ha presenziato alla TURANDOT, del grande Puccini, nella formula ideata dall’amico musicista Luciano Muccioli, con notizie, proiezioni su grande schermo delle parti salienti dell’opera, arie con cantanti dal vivo accompagnati al pianoforte dal M° Donatella Dorsi, la quale ha anche approfondito con grande competenza notizie sull’opera e sull’autore. Sono seguiti a fine rappresentazione alcuni bis molto apprezzati e applauditi. Domenica 28 Gennaio 2024, sempre all’Auditorium Little Tony di Serravalle e sempre alle 15,30, sarà la volta dell’opera di Giacomo Puccini TOSCA, capolavoro del melodramma italiano, che concluderà questa diciannovesima Edizione. L’iniziativa può contare anche quest’anno sul Patrocinio della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura e la collaborazione della Giunta di Castello di Serravalle. La Biblioteca Popolare di Serravalle ringrazia ancora una volta la Banda di Serravalle, Luciano Muccioli, Nadia Gatti, Marco Mino, Maurizio Boffa e gli sponsor locali che permettono di continuare questa bella ma impegnativa manifestazione e precisamente: l’Edicola, Libreria, Tabaccheria SMOKE di Dogana, la COMIFER s.r.l., ZONZINI Silvano s.r.l., FIOR DI VERBENA per gli omaggi floreali ai cantanti, e l’Agriturismo PODERE LESIGNANO per l’offerta di prodotti di propria produzione per l’estrazione di alcune confezioni di vino tra il pubblico presente. Le DOMENICHE NEL CASTELLO sono organizzate in armonia con le finalità della Fondazione Internazionale Renata Tebaldi di San Marino. L’ingresso sarà, come di consuetudine, ad offerta libera per finalità di beneficenza. Si chiede la massima puntualità. La cittadinanza è calorosamente invitata.

Biblioteca Popolare Serravalle

Tosca, l’opera che contende alla Bohéme il titolo della più fortunata tra tutte quelle di Puccini – universalmente apprezzata com’è per la concisione drammatica e il realismo dell’ambientazione – è quella che ebbe la gestazione più lunga. Ci vollero infatti quasi undici anni prima che l’opera giungesse finalmente al debutto. A parte l’abituale lentezza del compositore, sorsero diversi problemi esterni a rallentare il lavoro, ai quali si aggiunse un’aperta ostilità dei due librettisti – Luigi Illica e Giuseppe Giacosa – ritenendo il dramma in cinque atti di Victorien Sardou, non adatto al teatro musicale. Viene allora da pensare alle “Piccole cose” italiane: quei piccoli sentimenti personali che nell’opera devono sempre prevalere su tutto, magari a discapito dei fatti generali del dramma. In questo caso fu importante il lavoro di Illica che cercò di sviluppare al massimo l’elemento lirico-sentimentale del dramma, ossia l’amore tra Tosca e Cavaradossi, facendone così di Tosca una figura più riuscita e complessa rispetto al dramma di Sardou. Inoltre l’elemento storico dello scrittore francese resta solo uno sfondo, poiché in Puccini dominano i sentimenti e i caratteri che mettono in risalto tutte le diverse e mutevoli reazioni dei personaggi. Superati i mille ostacoli e ridotto il dramma in soli tre atti, Puccini vi lavorò quasi consecutivamente negli ultimi due anni dell’ottocento e finalmente il 14 gennaio 1900 l’opera andò in scena al Teatro Costanzi di Roma, presenti tutti i musicisti della così detta “Giovane scuola”. In Tosca ci sono tre personaggi principali, ognuno dei quali ha il suo tema musicale identificativo, che ne delinea il carattere psicologico e morale. Ogni volta che uno dei tre motivi si rivela, lo spettatore è in grado cosi di capire dalla musica cosa sta per accadere e quali sono le intenzioni dei personaggi. Il tema identificativo di Tosca: è un concentrato di vitalità, giovinezza, passione e soprattutto gelosia; ed è caratterizzato da una forte personalità. Cavaradossi: il suo tema è quello dell’amore: lui è fortemente innamorato di Tosca ma è anche un giovane liberale e rivoluzionario. Scarpia è sempre presentato con tre accordi che si potrebbero definire demoniaci: lui rappresenta l’arroganza del potere, la lussuria e la perfidia umana; è un ricattatore che approfitta della sua posizione per raggiungere i propri scopi e lo fa con ogni mezzo. Anche lui desidera Tosca, ma il suo non è amore: è solo un capriccio del momento. Tosca è molto diversa dall’“intimismo” di Bohéme. Puccini qui usa temi musicali energici e taglienti, le melodie così guadagnano in ampiezza, mentre l’orchestra usa toni più duri facendo entrare strumenti a percussioni a tutta forza. Il personaggio Tosca cosi diventa una figura femminile nuova nel novero delle eroine pucciniane: lei è combattiva, sicura, si mette sullo stesso piano delle figure maschili e sa prendere decisioni forti nel corso della vicenda. Dunque grande temperamento: lei è pronta a tutto, arrivando anche ad uccidere e suicidarsi per amore. L’intera vicenda scatenata dalla gelosia di Tosca, si può definire un dramma di carattere. Poi per il gusto dei timbri ricercati, per le arditezze armoniche, per la piena partecipazione dell’orchestra, per i temi ricorrenti (Leitmotive, o reminescenze che dir si voglia), ne fanno certamente “Un’opera di respiro europeo”.

Luciano Muccioli

Le domeniche nel Castello
Domenica 28 gennaio 2024 ore 15,30
Auditorium Little Tony, Serravalle R.S.M.





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