Sono sempre di più i cittadini che mostrano il proprio dissenso verso le politiche del Governo e all’atteggiamento che la maggioranza tiene nei confronti del Paese. In una situazione così difficile, con una pandemia e da un debito estero che gravano pesantemente sulla salute e l’economia, le forze di maggioranza stanno agendo con una spocchia nei confronti dei cittadini, delle forze sociali e delle istituzioni, da generare non pochi timori. Il primo timore, dato che la storia è maestra di vita, è quello dell’involuzione democratica che oggi si manifesta attraverso un decisionismo becero che ha prodotto l’emanazione di oltre 200 decreti, atti che dovrebbero invece essere straordinari e strettamente delegati da altre leggi. Il secondo timore è relativo al dilettantismo con cui la maggioranza affronta questioni cruciali, fra cui la più eclatante è ovviamente quella di avere indebitato il Paese con l’estero per 490 milioni di euro, senza aver previsto un piano di riforme in grado di rimettere in equilibrio il bilancio dello Stato e senza avere un piano di destinazione di queste risorse finanziarie. Il terzo timore è il pressapochismo con cui si affronta la lotta alla pandemia che vede un atteggiamento ondivago fra decisioni che aprono tutto (come è accaduto a dicembre, per poi rimangiarsi la scelta sotto pressione dell’Italia), poi chiudono tutto, anche l’accesso ai parchi e alle attività sportive per i giovanissimi, e infine di nuovo riaprono tutto un mese prima che la campagna di vaccinazione sia stata in grado di generare la famosa immunità di gregge (che succederà se il contagio continua con i numeri attuali fino ad intasare ospedale e terapia intensiva?). Incompetenza, pressapochismo, ma soprattutto arroganza sono le peggiori ‘qualità’ di chi gestisce un Paese e diventano micidiali quando la crisi è così stringente. Questa percezione diffusa ormai fra tanti cittadini, ha rappresentato il vero motivo dell’esplosione di una critica fortissima nei confronti di quei Consiglieri di maggioranza, del Segretario di Stato e dei rappresentanti delle istituzioni sanitarie che, tronfi di questa arroganza, si sono permessi di partecipare al festino di via Giacomini in spregio alle più elementari norme che vietano l’organizzazione di feste, vietano gli assembramenti, obbligano all’uso della mascherina. Se un Governo dimostra apertamente di trasgredire le regole che lui stesso ha emanato, come fa a pretendere che i cittadini poi le rispettino? La credibilità di questo Governo che, ricordiamolo, si è formato dopo le elezioni senza il coraggio di dire prima ai cittadini quali alleanza si sarebbero formate, è crollata sotto il peso dei suoi evidenti errori e della tracotanza con cui gestisce il potere sentendosi al di sopra della legge. Purtroppo questo imbarazzante atteggiamento rischia di coinvolgere tutta la politica facendo perdere ulteriore fiducia nelle istituzioni. Sono invece i cittadini con le loro parole e mettendoci la faccia chiedono di attivare un progetto serio capace di generare una nuova prospettiva di sviluppo basata sui valori e i saldi principi che hanno consentito alla Repubblica di vincere tante sfide nella storia: un risveglio spontaneo e senza precedenti che va assolutamente ascoltato e deve portare il Governo ad assumersi le proprie responsabilità. Libera mantiene comunque il suo atteggiamento responsabile, al contrario di coloro che a parti invertite, fino a qualche anno fa, avrebbero chiesto la “santa inquisizione” per i trasgressori. Libera, così come tanti cittadini, non crede che questo governo possa più andare avanti, ma neppure che ci possa essere un cambio di alleanze capace di ripristinare la necessaria autorevolezza per vincere questa sfida. Per questo, nei prossimi giorni, faremo una proposta programmatica e politica che possa generare nuova fiducia, speranza e un rinnovato slancio per il nostro Paese.
Libera