Abbiamo ricevuto come Libera diverse segnalazioni rispetto al Decreto n.140 del 3 Ottobre 2022, con il quale sono adottate le indicazioni curricolari per l'insegnamento della religione cattolica all'interno della scuola dell'Infanzia a partire dall'anno scolastico in corso. Secondo l'allegato al decreto infatti l’insegnamento della cultura religiosa è affidato alle insegnanti titolari di sezione e viene compreso nella progettazione curricolare, aprendo alla dimensione religiosa. La cosa che ci lascia perplessi e’ che, come sempre, si agisca senza un minimo di confronto con insegnanti e genitori. La politica della decretazione, dell’imposizione, e’ la strada maestra di questo Governo che agisce in totale autonomia senza ricercare sintesi o ascoltare legittimi punti di vista differenti. Libera presenterà degli emendamenti, come avvenuto anche in passato, in sede di ratifica del Decreto e chiederà che lo stesso venga messo in ordine del giorno già dal prossimo Consiglio Grande e Generale visto che l’anno scolastico e’ già partito e, rimarchiamo, ci risulta non vi sia stato un adeguato confronto con insegnanti e genitori e crediamo che vada sancita chiaramente la laicità dello Stato specialmente nell’ambito scolastico. Libera e’ quindi critica sul metodo e sull’eccessiva decretazione. Sul merito pensiamo che il modo "evangelico" con cui si definiscono tutti i bambini come cattolici, e’ inaccettabile per una scuola pubblica: gli accordi con la CEI vanno declinati in base alle nostre prerogative di stato laico e che garantisce la libertà di scelta. Per questo crediamo non sia più rinviabile costruire una visione politica, sociale e culturale alternativa allo strapotere dei gruppi conservatori e confessionali, presenti nei vari partiti e nelle varie maggioranze.
c.s. Libera