Il referendum sulla preferenza unica intende dare un segnale forte nel solco della trasparenza del voto, stroncherebbe le cordate elettorali e porterebbe tutti i cittadini ad essere di nuovo uguali al voto: potrà essere questa un’occasione per sanare la frattura tra Cittadini che vivono in Repubblica e Cittadini che vivono all’estero. Il referendum sulla preferenza unica, siamo sicuri, aprirà la strada a volti nuovi in Consiglio, permettendo la rappresentanza maggiore di uomini Liberi, che possano fare il meglio per il Paese e non il tornaconto per pochi.
Inoltre il sistema elettorale sammarinese con premio di maggioranza è fallito. Perché ha dimostrato che una minoranza, circa il 45% dei votanti ha rappresentanza parlamentare, una minoranza che si è trasformata in maggioranza, senza però rappresentare davvero la maggioranza degli elettori. Certo il “proporzionale” richiederebbe comunque intese come è nella normalità della democrazia parlamentare e richiederebbe capacità di fare Politica, di trovare mediazioni, di dare rappresentanza alla complessità della società. Capacità oggi ormai pressoché assenti.
“una testa, un voto”, questo è il principio base della democrazia, il principio cardine della rappresentanza che il voto di preferenza con le cordate ed il premio di maggioranza hanno scardinato.
Tutti hanno potuto constatare il crollo verticale di credibilità e di rappresentanza che la politica ha vissuto negli ultimi trent’anni. Eppure persistono leggende radicatissime che ripetono come un mantra “ci sono troppi partiti” “ci sono piccolissimi partiti”. E’ vero ci saranno anche piccolissimi partiti, ma comunque partiti pieni di storia e di grande dignità. In ogni caso il proporzionale consentirà un voto libero da assilli e dal ricatto del “voto utile” o “voto coartato”, consentirà il pluralismo politico e la sopravvivenza della democrazia.
Viviamo tempi difficilissimi, forse drammatici e abbiamo bisogno di istituzioni che rappresentino tutti i cittadini, che non escludano nessuno, che riattivino un tessuto di solidarietà che è stato lacerato negli ultimi decenni. Abbiamo bisogno di veri partiti e non di comitati elettorali o formazioni personali, abbiamo bisogno di vera Politica dopo vent’anni di ubriacature dell’antipolitica.
Si sciolga il Consiglio Grande e Generale e si vada a votare per eleggere un parlamento che rispecchi realmente il paese e che sarà l’unico legittimato a fare una seria riforma dell’Ordinamento Sammarinese.
Epifanio Troina
Inoltre il sistema elettorale sammarinese con premio di maggioranza è fallito. Perché ha dimostrato che una minoranza, circa il 45% dei votanti ha rappresentanza parlamentare, una minoranza che si è trasformata in maggioranza, senza però rappresentare davvero la maggioranza degli elettori. Certo il “proporzionale” richiederebbe comunque intese come è nella normalità della democrazia parlamentare e richiederebbe capacità di fare Politica, di trovare mediazioni, di dare rappresentanza alla complessità della società. Capacità oggi ormai pressoché assenti.
“una testa, un voto”, questo è il principio base della democrazia, il principio cardine della rappresentanza che il voto di preferenza con le cordate ed il premio di maggioranza hanno scardinato.
Tutti hanno potuto constatare il crollo verticale di credibilità e di rappresentanza che la politica ha vissuto negli ultimi trent’anni. Eppure persistono leggende radicatissime che ripetono come un mantra “ci sono troppi partiti” “ci sono piccolissimi partiti”. E’ vero ci saranno anche piccolissimi partiti, ma comunque partiti pieni di storia e di grande dignità. In ogni caso il proporzionale consentirà un voto libero da assilli e dal ricatto del “voto utile” o “voto coartato”, consentirà il pluralismo politico e la sopravvivenza della democrazia.
Viviamo tempi difficilissimi, forse drammatici e abbiamo bisogno di istituzioni che rappresentino tutti i cittadini, che non escludano nessuno, che riattivino un tessuto di solidarietà che è stato lacerato negli ultimi decenni. Abbiamo bisogno di veri partiti e non di comitati elettorali o formazioni personali, abbiamo bisogno di vera Politica dopo vent’anni di ubriacature dell’antipolitica.
Si sciolga il Consiglio Grande e Generale e si vada a votare per eleggere un parlamento che rispecchi realmente il paese e che sarà l’unico legittimato a fare una seria riforma dell’Ordinamento Sammarinese.
Epifanio Troina
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