“Io ho sentito molte ballate/quella di Tom Dooley/quella di Davy Crocket/e sarebbe piaciuto anche a me/ scriverne una così/invece invece niente/ho fatto una ballata/per uno che sta a Milano/al Giambellino/il Cerutti Cerutti Gino/Il suo nome era/Cerutti Gino/ma lo chiamavan drago.”
Forse i giovani non conoscono questa ballata dell’indimenticabile Giorgio Gaber, ma chi ha dai cinquant’anni in su, sicuramente ha ancora nel cuore titoli quali: Torpedo blu, L’Armando, Quando quando quando, Tu vuò fa l’americano, Innamorati a Milano, Eri piccola così, Come un ragazzo… Titoli che rimandano a nomi altrettanto famosi: Carosone, il Quartetto Cetra, Morandi, Tony Renis, Fred Buscaglione.
Canzoni, autori, cantanti che hanno segnato un’epoca: quella del boom economico italiano, tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Anche le canzoni, in particolare quelle popolari, riflettono quest'evoluzione, che rompe completamente con la tradizione precedente, sia nei contenuti che nello stile. Canzoni che rappresentano la volontà di cambiamento che sta nascendo nel paese. Arrivano gli “urlatori” come Dallara, i cantautori intimistici o di protesta, che vedranno le loro fortune per molti decenni; intellettuali di ispirazione comunista, che vogliono rappresentare la realtà; altri che, pur in maniera del tutto nostrana, si ispirano al rock americano.
Spesso, i testi sono poesia pura e anche la musica è profondamente cambiata, gli stacchi più sottolineati, non forzati ma forti, evidenziati sia con il testo che con le note. Lo stesso testo si adatta alla musica in maniera differente, a volte quasi sorprende l’ascoltatore e sembra rimandare a una necessità, un’impellenza di comunicazione che la musica precedente, calma e impostata, non aveva.
A questo periodo così esaltante e irripetibile è dedicato il sesto appuntamento della Rassegna Musicale d’Autunno, domenica 26 novembre, ore 16,30, Galleria Carisp. Il titolo riecheggia perfettamente il programma: “… ma lo chiamavan drago”, dedicato ad una selezione delle più belle canzoni dell’epoca. Sul palco, cinque grandissimi professionisti: Elisa Prosperi (voce), Massimo Giannini (voce e percussioni), Sandro Tani (sassofoni), Tommaso Ceccarelli (chitarra), Marco Capecchi (contabbasso).
Ancora un appuntamento originale, godibile e di assoluto livello per la stagione concertistica sammarinese, organizzata da Camerata del Titano, promossa e patrocinata dalla Carisp e della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS.
Ingresso libero
comunicato stampa
Forse i giovani non conoscono questa ballata dell’indimenticabile Giorgio Gaber, ma chi ha dai cinquant’anni in su, sicuramente ha ancora nel cuore titoli quali: Torpedo blu, L’Armando, Quando quando quando, Tu vuò fa l’americano, Innamorati a Milano, Eri piccola così, Come un ragazzo… Titoli che rimandano a nomi altrettanto famosi: Carosone, il Quartetto Cetra, Morandi, Tony Renis, Fred Buscaglione.
Canzoni, autori, cantanti che hanno segnato un’epoca: quella del boom economico italiano, tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Anche le canzoni, in particolare quelle popolari, riflettono quest'evoluzione, che rompe completamente con la tradizione precedente, sia nei contenuti che nello stile. Canzoni che rappresentano la volontà di cambiamento che sta nascendo nel paese. Arrivano gli “urlatori” come Dallara, i cantautori intimistici o di protesta, che vedranno le loro fortune per molti decenni; intellettuali di ispirazione comunista, che vogliono rappresentare la realtà; altri che, pur in maniera del tutto nostrana, si ispirano al rock americano.
Spesso, i testi sono poesia pura e anche la musica è profondamente cambiata, gli stacchi più sottolineati, non forzati ma forti, evidenziati sia con il testo che con le note. Lo stesso testo si adatta alla musica in maniera differente, a volte quasi sorprende l’ascoltatore e sembra rimandare a una necessità, un’impellenza di comunicazione che la musica precedente, calma e impostata, non aveva.
A questo periodo così esaltante e irripetibile è dedicato il sesto appuntamento della Rassegna Musicale d’Autunno, domenica 26 novembre, ore 16,30, Galleria Carisp. Il titolo riecheggia perfettamente il programma: “… ma lo chiamavan drago”, dedicato ad una selezione delle più belle canzoni dell’epoca. Sul palco, cinque grandissimi professionisti: Elisa Prosperi (voce), Massimo Giannini (voce e percussioni), Sandro Tani (sassofoni), Tommaso Ceccarelli (chitarra), Marco Capecchi (contabbasso).
Ancora un appuntamento originale, godibile e di assoluto livello per la stagione concertistica sammarinese, organizzata da Camerata del Titano, promossa e patrocinata dalla Carisp e della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS.
Ingresso libero
comunicato stampa
Riproduzione riservata ©