26 giugno 1945.
70 anni fa un gruppo di politici di diversi paesi scrisse una Carta straordinaria, con un linguaggio potente. Avevano visto la guerra, il nazismo, il fascismo e si riunirono per "salvare le future generazioni dal flagello della guerra". In quella stessa occasione decisero anche di "riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole". E si impegnarono a "promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà".
Quel documento è la Carta dell’ONU.
Oggi, a 70 anni di distanza da quel giorno, dobbiamo dare più forza all’ONU per eliminare i suoi limiti, perché possa operare senza troppi condizionamenti da parte dei governi e con maggior efficacia.
La strada dell'Onu è quella della collaborazione tra i popoli. Le sfide sono globali: la lotta per il denaro, la guerra valutaria e finanziaria, la lotta di potere per il controllo mondiale delle ultime terre coltivabili e delle ultime risorse naturali rimaste, la questione dei migranti in fuga dai paesi straziati dalla guerra fra sciiti e sunniti.
Oggi la strada dell’ONU è quanto mai una scelta vitale, necessaria, se vogliamo allontanare lo spettro di una terza guerra mondiale.
L’unica via è quella del confronto e del dialogo fra i Popoli, che potrebbe vedere una sede importante anche a San Marino, come più volte ha proposto il PSD.
A 70 anni di distanza dalla Carta dell’ONU sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere. In questa via maestra la Repubblica di San Marino ha tutte le carte in regola per far sentire la sua voce nelle sedi internazionali e per avere un ruolo di riferimento attivo.
Comunicato stampa
Marina Lazzarini
70 anni fa un gruppo di politici di diversi paesi scrisse una Carta straordinaria, con un linguaggio potente. Avevano visto la guerra, il nazismo, il fascismo e si riunirono per "salvare le future generazioni dal flagello della guerra". In quella stessa occasione decisero anche di "riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole". E si impegnarono a "promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà".
Quel documento è la Carta dell’ONU.
Oggi, a 70 anni di distanza da quel giorno, dobbiamo dare più forza all’ONU per eliminare i suoi limiti, perché possa operare senza troppi condizionamenti da parte dei governi e con maggior efficacia.
La strada dell'Onu è quella della collaborazione tra i popoli. Le sfide sono globali: la lotta per il denaro, la guerra valutaria e finanziaria, la lotta di potere per il controllo mondiale delle ultime terre coltivabili e delle ultime risorse naturali rimaste, la questione dei migranti in fuga dai paesi straziati dalla guerra fra sciiti e sunniti.
Oggi la strada dell’ONU è quanto mai una scelta vitale, necessaria, se vogliamo allontanare lo spettro di una terza guerra mondiale.
L’unica via è quella del confronto e del dialogo fra i Popoli, che potrebbe vedere una sede importante anche a San Marino, come più volte ha proposto il PSD.
A 70 anni di distanza dalla Carta dell’ONU sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere. In questa via maestra la Repubblica di San Marino ha tutte le carte in regola per far sentire la sua voce nelle sedi internazionali e per avere un ruolo di riferimento attivo.
Comunicato stampa
Marina Lazzarini
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