Tra i punti elencati nella convocazione del prossimo Consiglio Grande e Generale c’è anche la ratifica del decreto delegato 20/12 2024 n. 206 che istituisce l’Autorità di Vigilanza per i Consumatori; ben venga, certo è che se parte dei denari destinati all’Authority li avessero dati alle Assoconsumatori per supportare il lavoro quotidiano che svolgiamo e i costi che sosteniamo, sarebbe stato più sensato visto che, se non fossero i sindacati a sostenerci economicamente, probabilmente non riusciremmo neppure a garantire l’operatività e quindi ad aiutare le centinaia di persone che assistiamo quasi quotidianamente, difendendo così il buon nome di San Marino. In attesa e con l’auspicio che possa aprirsi un nuovo corso, sono ancora oggettivamente troppe le segnalazioni che continuano ad arrivare rispetto a merce venduta on-line da San Marino, che tuttavia non risulta essere conforme a quella pubblicizzata e ordinata dagli utenti. Nemmeno a dirlo, chi vende merce siffatta non lascia recapiti per non essere raggiunto da legittime richieste di rimborso e così agli utenti non resta che rassegnarsi o rivolgersi alle Autorità Sammarinesi che spesso consigliano di affidarsi anche a UCS. Dal canto suo UCS si muove su più fronti ed è costante il dialogo con gli uffici preposti ai controlli e la Segreteria di competenza. Inoltre, UCS, laddove possibile, mette in atto tutta una serie di azioni per riuscire nel compito, non facile, di contattare gli amministratori di queste società per favorire il rimborso agli utenti. C’è anche chi dall’Italia prende giorni di ferie ed è disposto a fare chilometri pur di mettersi sulle tracce delle persone ritenute responsabili dei raggiri. Va da sé che questo tipo di vendite sta mettendo a dura prova la reputazione del Paese andando a colpire anche quella delle aziende virtuose che per fortuna sono la quasi totalità. Risultano inoltre particolarmente odiose perché colpiscono una fascia di persone deboli che vengono illuse di poter comprare oggetti molto costosi con poco più di un centinaio di euro per poi invece vedersi recapitare, quando c’è qualcosa nel pacco, quasi dei giocattoli. In particolare, alcune persone avendo figli disabili con problemi di deglutizione, hanno acquistato un prodotto che stando a quanto pubblicizzato avrebbe dovuto omogeneizzare il cibo per la preparazione dei pasti. Prodotto, che a detta di chi ci ha contattato, si sarebbe invece rivelato inutilizzabile. Stando così le cose pare più che doveroso profondere ogni energia per fermare pratiche di vendita tanto scorrette, UCS è da tempo in prima fila per difendere i consumatori, serve tuttavia la collaborazione di tutti. Ci vuole un forte no a queste pratiche da parte di tutto il sistema.
cs Unione Consumatori Sammarinesi - UCS