"Giù le mani dal cane! Basta pena di morte per gli animali!", è lo slogan di protesta dell'associazione Meta Parma. Il cane maremmano che ha aggredito e ucciso la sua proprietaria, ora rischia di essere ucciso. Una vera e propria ingiustizia, dichiara Meta Parma. "Gli animali di ogni specie, cani e gatti compresi, stanno subendo una vera e propria ingiustizia. Sfruttati per lucro, rinchiusi negli allevamenti e mandati al mattatoio se considerati animali da reddito, fatti riprodurre e venduti in numero sconsiderato se considerati animali da compagnia. Anche il termine abbattimento quando si parla di uccisione di animali è gravemente scorretto, sia grammaticalmente sia eticamente. Lo chiamano abbattimento, invece è pena di morte, uccisione. Gli animali non sono oggetti, non sono muri da abbattere, sono esseri senzienti riconosciuti come tali anche nella nostra Costituzione. Iniziamo a usare i termini giusti quando si parla di uccisione di animali, qui il termine giusto è pena di morte. In Italia i criminali che uccidono le persone non vengono condannati alla pena di morte, gli animali invece si. I criminali che maltrattano e uccidono gli animali non vengono considerati neanche criminali e non finiscono neanche in galera, al massimo si parla di rieducazione, ma per gli animali invece si parla sempre di pena di morte. Non c'è abbastanza prevenzione, non c'è rispetto per la vita degli animali. Le cose devono cambiare, invece di uccidere i cani bisogna iniziare a rispettarli con la giusta informazione e ponendo un freno alla vendita sconsiderata di animali. Allevamenti che fanno sfornare cucciolate su cucciolate, cani abbandonati e rinchiusi nei canili, cani maltrattati e uccisi, e nessuno ferma questo scempio. Ma se un cane aggredisce qualcuno, corre il rischio di essere ucciso come se nulla fosse. La soluzione ai nostri errori non può essere uccidere gli animali. Giù le mani dal cane!"
cs Associazione Meta Parma