Il Decreto Delegato n. 77 del 3 maggio 2023, presentato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni e adottato dal Congresso di Stato, manda in pensione il Registro dei Fornitori e il Registro Opere. Questi due registri, dedicati all’iscrizione delle imprese che intendono partecipare alle gare d’appalto indette dal Settore Pubblico Allargato per le forniture di beni e servizi e per le forniture di opere, confluiscono infatti nel Registro Unico che continuerà ad essere gestito dall’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio. Uno strumento che si inserisce nel solco delle attività già messe in atto per semplificare la vita a chi si interfaccia con la Pubblica Amministrazione ed affinato per garantire una sempre maggiore trasparenza. Il nuovo Registro Unico, che diventerà effettivo dal 1° luglio 2023, sarà diviso in due sezioni: una relativa ai contratti di fornitura o somministrazione di beni e servizi e una relativa alle opere. Le imprese saranno suddivise in base ai rispettivi codici ATECO e la loro iscrizione, che come avvenuto sinora dovrà essere rinnovata ogni anno, costituirà presunzione di idoneità alla prestazione unicamente alle categorie per le quali verrà registrata. Per le società di persone, i requisiti richiesti dovranno riguardare tutti i soci; per quelle di capitali o le cooperative e i consorzi, sarà il titolare effettivo a dover possedere i requisiti necessari; mentre non avranno obbligo di iscrizione le imprese quotate in borsa, quelle in posizione dominante nel settore di mercato pertinente, gli Enti Pubblici o a partecipazione statale, le cooperative o i consorzi agricoli e le aziende che forniscono beni o servizi esclusivi. Un discorso a parte riguarda quelle imprese appaltatrici di commesse indette da centrali di acquisto di enti pubblici italiani con i quali siano vigenti accordi di collaborazione in materia di razionalizzazione della spesa. Dal 1° luglio prossimo cesseranno di avere efficacia gli altri registri già tenuti dalle Aziende Autonome di Stato e dagli Enti del settore Pubblico Allargato unitamente alle disposizioni previste dalla precedente delibera n. 73 del Congresso di Stato emessa il 28 febbraio 2006. Elena Tonnini (Segretario di Stato per gli Affari Interni): “L’istituzione del Registro Unico ha come obiettivo quello di uniformare i requisiti di imprenditorialità, affidabilità ed integrità delle imprese che aspirino ad ottenere appalti e commesse pubbliche, nonché il sistema di verifica e controllo sul possesso dei requisiti da parte delle imprese. Controllo che non si esaurisce nella fase iniziale ma prosegue nel tempo. Quello del Registro Unico è un passaggio atteso da qualche anno, in cui la semplificazione delle procedure è andata di pari passo con il loro rafforzamento”.
Cs - SdS Interni