Logo San Marino RTV

Nello Yemen e in Iran attacchi nel periodo del bicentenario

24 ott 2017
Nello Yemen e in Iran attacchi nel periodo del bicentenario
Il 22 ottobre le forze di sicurezza yemenite hanno fatto irruzione in un incontro baha’i a Sana’, aprendo il fuoco sul piccolo gruppo di persone riunite per commemorare il bicentenario della nascita di Baha’u’llah.

L’attacco è avvenuto nella casa dell’eminente capo tribale Walid Ayyash, che è stato rapito nel mese di aprile e che attualmente non si sa dove si trovi. Gli aggressori sono arrivati su quattro auto e un veicolo blindato, che hanno utilizzato per abbattere la porta d’ingresso della casa. Hanno arrestato il fratello del signor Ayyash, Akram Ayyash.

«È ormai opinione generale che l’Iran abbia un ruolo nella persecuzione dei baha’i nello Yemen, soprattutto a Sana’a, che è attualmente sotto il controllo delle milizie spalleggiate dagli iraniani», ha detto Bani Dugal, la principale rappresentante della Baha’i International Community presso le Nazioni Unite.

La persecuzione ha avuto inizio nell’agosto 2016 quando le milizie houthi hanno rapito 65 baha’i, tra cui sei bambini. Nel mese di aprile di quest’anno, è stato pubblicato un bando per l’arresto di oltre 25 baha’i, tra cui molti eminenti membri della comunità baha’i che partecipano all’organizzazione degli affari della comunità a livello nazionale. Otto baha’i si trovano attualmente in carcere e non è chiaro dove alcuni di loro siano tenuti.

Gli arresti dei baha’i nello Yemen sono stati condannati a livello internazionale e, nel settembre di quest’anno, hanno prodotto una risoluzione delle Nazioni Unite — presentata dall’Egitto a nome del Gruppo arabo e appoggiata dal Consiglio ONU dei diritti umani — che chiede la liberazione immediata di tutti i baha’i detenuti.

All’inizio di quest’anno, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione o di credenza Ahmed Shaheed ha detto che il tipo di persecuzione che i baha’i subiscono nello Yemen rispecchia stranamente il modello della persecuzione in Iran.

Nel periodo del recente bicentenario la comunità baha’i è stata colpita anche in Iran. Tra il 18 e il 21 ottobre, 19 persone sono state arrestate a Kermanshah, Teheran e Birjand e le case di 25 baha’i sono state perquisite. Ventisei negozi di proprietà baha’i del Paese sono stati chiusi dalle autorità perché i proprietari osservavano la santa Festività del 21 ottobre. Queste chiusure si sono verificate a Shiraz, Marvdasht, Gorgan e Gonbad.

«Il contrasto fra queste azioni e gli innumerevoli esempi di gioiosa ed esaltante celebrazione da parte delle comunità baha’i in tutto il mondo non potrebbe essere più eclatante. Esso evidenzia la spietata determinazione di alcune autorità in Iran di perpetuare la persecuzione dei baha’i e di violare i loro diritti umani fondamentali, sia all’interno dell’Iran sia fuori dai suoi confini», ha detto la signora Dugal.

comunicato stampa

Riproduzione riservata ©