“Avere fiducia nella scienza, avere fiducia nella ragione, avere fiducia nel nostro futuro”.
E’ il precetto che Umberto Veronesi aveva lasciato ai sammarinesi convenuti al teatro Titano per ascoltarlo in occasione della conferenza organizzata dall’AOS a fine gennaio 2010. Il tema che gli era stato assegnato: “La malattia oncologica, prevenzione e cura” era vasto quanto l’universo della malattia e tantissima gente aveva affollato il teatro Titano per ascoltare i suoi preziosi consigli e la sua inesauribile scienza.
“Ci sono più di cento tumori possibili nel nostro organismo, ciascuno con diversi sviluppi” aveva spiegato lo scienziato e l’uditorio era rimasto appeso alle sue labbra per più di due ore.
“La sua scomparsa lascia un grande vuoto – commenta la presidente AOS Adele Casadei Beccari – non solo come grande clinico, ma anche come grande ricercatore, perfetto comunicatore, e grande uomo. Che il nostro grazie lo accompagni per sempre.”
Infatti, ricorda Adele che Veronesi aveva un imperativo etico ineludibile, che recitava: “Rispettare i bisogni dell'essere umano: non soffrire, essere informato, mantenere la dignità. Questo è il punto di partenza”.
Inesauribile, poliedrico e con una passione sempre intatta, Veronesi è stato capace di ricoprire i ruoli più diversi, dalla politica alla scienza medica, ma sempre con un’attenzione particolare soprattutto verso la donna. Specializzato nella cura dei tumori del seno ed è stato ideatore di una tecnica rivoluzionaria, la quadrantectomia, che permette di evitare in molti casi l'asportazione totale della mammella. Grazie a lui, il tumore al seno oggi fa molto meno paura.
“Aveva novant’anni – conclude Adele Casadei – ma il mondo dei malati lo rimpiangerà per sempre”.
E’ il precetto che Umberto Veronesi aveva lasciato ai sammarinesi convenuti al teatro Titano per ascoltarlo in occasione della conferenza organizzata dall’AOS a fine gennaio 2010. Il tema che gli era stato assegnato: “La malattia oncologica, prevenzione e cura” era vasto quanto l’universo della malattia e tantissima gente aveva affollato il teatro Titano per ascoltare i suoi preziosi consigli e la sua inesauribile scienza.
“Ci sono più di cento tumori possibili nel nostro organismo, ciascuno con diversi sviluppi” aveva spiegato lo scienziato e l’uditorio era rimasto appeso alle sue labbra per più di due ore.
“La sua scomparsa lascia un grande vuoto – commenta la presidente AOS Adele Casadei Beccari – non solo come grande clinico, ma anche come grande ricercatore, perfetto comunicatore, e grande uomo. Che il nostro grazie lo accompagni per sempre.”
Infatti, ricorda Adele che Veronesi aveva un imperativo etico ineludibile, che recitava: “Rispettare i bisogni dell'essere umano: non soffrire, essere informato, mantenere la dignità. Questo è il punto di partenza”.
Inesauribile, poliedrico e con una passione sempre intatta, Veronesi è stato capace di ricoprire i ruoli più diversi, dalla politica alla scienza medica, ma sempre con un’attenzione particolare soprattutto verso la donna. Specializzato nella cura dei tumori del seno ed è stato ideatore di una tecnica rivoluzionaria, la quadrantectomia, che permette di evitare in molti casi l'asportazione totale della mammella. Grazie a lui, il tumore al seno oggi fa molto meno paura.
“Aveva novant’anni – conclude Adele Casadei – ma il mondo dei malati lo rimpiangerà per sempre”.
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