La storia ci offre l’insegnamento, il ragionamento a voce alta ci offre l’utilità. Su questa linea di pensiero proviamo ad esprimere alcune considerazioni.
Con l’inizio del 2021 due problemi sono strategici per San Marino: 1. avere presto i vaccini e realizzare in tempi rapidi il piano di vaccinazione, per puri scopi di tutela della salute pubblica. 2. salvaguardare l’economia, per salvaguardare il benessere economico e sociale della Repubblica.
Superare gli errori del passato
Abbiamo una coalizione di governo numerosa di 44 consiglieri che si era posto l’obiettivo di superare gli errori del passato e imprimere una svolta virtuosa per il presente e il futuro nei seguenti ambiti:
-Riprendere rapporti collaborativi a livello nazionale e regionale con la vicina Repubblica Italiana, dopo lo strappo del 2005 della mancata firma dell’accordo di cooperazione tra i due paesi.
-Superare le gestioni critiche delle banche e della Banca Centrale, in modo da dare stabilità al sistema creditizio e finanziario sammarinese.
-Eliminare l’entropia nel tribunale e nel settore giustizia.
-Monitorare la politica di bilancio così da rendere virtuosa la politica della spesa pubblica.
-Potenziare la politica industriale e di sviluppo economico, finanziario e sociale del paese.
-Creare le basi per una apertura di San Marino all’Europa e agli scenari geopolitici attuali.
-Ripensare all’organizzazione istituzionale e strutturale del paese in ambito pubblico, nei settori produttivi, infrastrutturali, sociali e giuridici.
Nuove criticità
Programma molto ambizioso che non solo richiede molta competenza nello sviluppare i contenuti dei vari obiettivi sopraelencati, ma richiede soprattutto una capacità di direzione strategica, cioè “quella capacità nel raggiungere gli scopi voluti”, di cui finora si sono visti scarsi percorsi operativi.
Che cosa si è visto fare finora: 10 segreterie che elaborano interventi, progetti di legge, con la condivisione e il consenso collegiale del Congresso di Stato. Gli interventi sono parziali, non innovativi, con una efficacia di metà percorso, basti pensare agli interventi sulla giustizia e sul tribunale, sulla politica di bilancio, la politica fiscale e quella monetaria. Il metodo è stato verticistico e il coordinamento è stato insufficiente, se non inefficace. Dobbiamo considerare che in questo anno ha imperversato la pandemia, che ha certamente complicato la già difficile situazione del paese. Ma questa disgrazia non può essere la giustificazione. Perché l’imprevedibilità e l’incertezza hanno colpito gli eventi, non hanno influito sul metodo dell’azione interna dell’Esecutivo. Quella esisteva ed è rimasta tale e quale.
Unione Europea chiede preparazione
L’entrata in Europa viene da taluni vista come la panacea dei nostri mali. Ma probabilmente non sarà così, perché per entrare in Europa bisogna prepararsi, specie se si pensa di firmare in tempi brevi (la primavera del 2022), l’Accordo di Associazione con la UE. Se questo è lo scenario di breve periodo, bisognerebbe ripensare ad una più adeguata azione governativa, con un percorso e una strategia più coordinati, che abbiano nella Segreteria agli Esteri o nell’Esecutivo, una Task Force, che sappia attribuire, costruire, realizzare politiche, che nell’affrontare l’emergenza sanitaria, economica, rendano l’intero paese pronto ad un cambio di paradigma, quale è quello di entrare in Europa, come paese membro o come paese terzo, in associazione o nello spazio economico europeo.
La necessità di una Task Force
La direzione strategica e di programmazione (obiettivi, contenuti, priorità, tempistiche ed altro) dovrebbe definire i seguenti aspetti:
-Obiettivi specifici che siano collegati e armonizzati all’inserimento di San Marino nell’Unione Europea e nel mercato unico.
-Parametri europei per realizzare le riforme da condividere e coordinare il piano governativo e i relativi staff amministrativi e politici.
-Elementi basilari per elaborare leggi, normative, strutture compatibili con lo scenario europeo e fornire tali informazioni agli staff delle Segreterie, ai dirigenti pubblici, alle parti sociale e datoriali per ottenere risultati condivisi.
Se ti trova condivisione ampia sul metodo, inteso come soluzione migliore per andare avanti, può essere utile anche elencare i campi di intervento per un’azione di sviluppo e di modernizzazione del paese.
-Riforma completa dell’ordinamento giudiziario e potenziamento dello stato di diritto.
-Riorganizzazione del settore pubblico allargato con semplificazione amministrativa e normativa.
-Riforma del mercato del lavoro e della mobilità delle persone, merci e servizi.
-Revisione dell’imposizione diretta e indiretta e sistema concorrenziale delle aliquote.
-Riforma previdenziale e accreditamento del sistema sanitario e ospedaliero.
-Riforma del sistema bancario e finanziario per la tutela del risparmio e dell’ economia, con attenzione al ruolo della Banca Centrale.
-Potenziamento dell’Università e delle strutture culturali fondamentali.
-Coinvolgimento dei giovani nelle istituzioni europee, con eventi in loco o nelle sedi estere.
-Bilinguismo in ogni settore, dalle scuole, all’amministrazione, al settore produttivo.
-Pianificazione territoriale sostenibili e connessioni green internazionali. Realizzazione di cammini turistici europei, riqualificazione dell’offerta turistica e potenziamento di nuovi attrattori.
-Creazione e potenziamento di infrastrutture innovative e digitali.
Questo ragionamento a voce alta ha messo in campo tanta carne al fuoco. La giovane classe dirigente sammarinese ha molto da lavorare. La storia millenaria di statualità e di repubblica potrà essere lo stimolo per uscire dalla crisi attuale. Ci sono molte attese, non è possibile deluderle.
Comunicato stampa
Orietta Ceccoli e Marcella Michelotti
Orietta Ceccoli e Marcella Michelotti: Ragionamenti a voce alta
16 gen 2021
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