Le associazioni di categoria OSLA, USC e USOT riscontrano nella bozza di progetto presentata dalla Segreteria di Stato per il Lavoro dei principi contrari alle basi della rappresentatività delle imprese.
OSLA, USC e USOT chiedono che per le associazioni di categoria sia l'impresa ad essere messa al centro dei criteri di rappresentatività, come dovrebbe essere in una legislazione moderna.
OSLA, USC e USOT sono convinte che INSIEME e nel rispetto delle rispettive visioni debba essere trovata condivisione per una legge così importante per lo sviluppo democratico del Paese, tenendo conto del contesto socio/economico della nostra Repubblica, che attualmente versa in una crisi economica per la quale il Governo non ha ancora indicato soluzioni e visioni future.
Pertanto OSLA, USC e USOT annunciano la propria intenzione di confederarsi per affrontare congiuntamente le problematiche più rilevanti relative allo sviluppo economico per tutelare un Paese continuamente messo in pericolo da leggi sempre più oscure ed incomprensibili che peggiorano, anziché migliorarle le regole democratiche di convivenza.
OSLA, USC e USOT già allibite da una normativa che ha “pastrocchiato” la Smac Sconti confondendola con la Smac Fiscale, rimangono ora sdegnate anche dal recente progetto di legge sulla rappresentatività sindacale.
OSLA, USC e USOT annunciano pertanto una conferenza stampa per le ore 12.00 di martedì 16 giugno, per dire no al progetto di legge della Segreteria di Stato al Lavoro e per avvisare inoltre gli operatori economici già aderenti al circuito Smac Sconti, del rischio che gli stessi corrono nel dover esprimere, ai sensi della circolare N. 10 datata 29 maggio 2015 della Segreteria di Stato alle Finanze, entro l’imminente data del 25 giugno 2015 il loro consenso all’adesione alle nuove fasce di scontistica Smac, avvertendoli che se non usciranno, avendone la facoltà, dal circuito Smac Sconti entro il 25 giugno 2015, perderanno tale facoltà e potranno solo aderire necessariamente ad una delle nuove fasce di sconti oppure in automatico saranno costretti ad accettare la scontistica del 2% a loro esclusivo carico economico, con l’obbligo di non poter più esercitare la facoltà di uscita dal circuito per almeno 8 mesi, cioè fino al febbraio 2016 compreso.
OSLA, USC e USOT chiedono che per le associazioni di categoria sia l'impresa ad essere messa al centro dei criteri di rappresentatività, come dovrebbe essere in una legislazione moderna.
OSLA, USC e USOT sono convinte che INSIEME e nel rispetto delle rispettive visioni debba essere trovata condivisione per una legge così importante per lo sviluppo democratico del Paese, tenendo conto del contesto socio/economico della nostra Repubblica, che attualmente versa in una crisi economica per la quale il Governo non ha ancora indicato soluzioni e visioni future.
Pertanto OSLA, USC e USOT annunciano la propria intenzione di confederarsi per affrontare congiuntamente le problematiche più rilevanti relative allo sviluppo economico per tutelare un Paese continuamente messo in pericolo da leggi sempre più oscure ed incomprensibili che peggiorano, anziché migliorarle le regole democratiche di convivenza.
OSLA, USC e USOT già allibite da una normativa che ha “pastrocchiato” la Smac Sconti confondendola con la Smac Fiscale, rimangono ora sdegnate anche dal recente progetto di legge sulla rappresentatività sindacale.
OSLA, USC e USOT annunciano pertanto una conferenza stampa per le ore 12.00 di martedì 16 giugno, per dire no al progetto di legge della Segreteria di Stato al Lavoro e per avvisare inoltre gli operatori economici già aderenti al circuito Smac Sconti, del rischio che gli stessi corrono nel dover esprimere, ai sensi della circolare N. 10 datata 29 maggio 2015 della Segreteria di Stato alle Finanze, entro l’imminente data del 25 giugno 2015 il loro consenso all’adesione alle nuove fasce di scontistica Smac, avvertendoli che se non usciranno, avendone la facoltà, dal circuito Smac Sconti entro il 25 giugno 2015, perderanno tale facoltà e potranno solo aderire necessariamente ad una delle nuove fasce di sconti oppure in automatico saranno costretti ad accettare la scontistica del 2% a loro esclusivo carico economico, con l’obbligo di non poter più esercitare la facoltà di uscita dal circuito per almeno 8 mesi, cioè fino al febbraio 2016 compreso.
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