Ogni anno, il 17 novembre, si celebra la Giornata Mondiale dei Prematuri (World Prematurity Day) per aumentare la consapevolezza in merito alle nascite premature, alle possibili conseguenze e alla loro prevenzione. Il colore viola contraddistingue questa giornata, e infatti, in tante città nel mondo, saranno illuminati di questo colore piazze, edifici e monumenti. L’associazione Pro Bimbi vuole sensibilizzare riguardo questa tematica ancora poco conosciuta nonostante riguardi un bambino su dieci. Le famiglie sammarinesi di bambini prematuri vengono assistite dall’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale (T.I.N.) dell’Ospedale Infermi di Rimini, centro di eccellenza italiano che ricovera più di 800 neonati/anni dei quali 50-60 inferiori al chilo e mezzo. E' una delle poche realtà ad avvalersi della certificazione NIDCAP: una forma di assistenza al neonato ed ai suoi genitori che individualizza le cure in base all’ascolto e alla rilevazione di bisogni del paziente e della sua famiglia. E’ stato dimostrato che questo approccio, in cui i genitori sono parte integrante della terapia, è in grado di incidere positivamente sullo sviluppo a distanza del neonato anche molto pretermine e permette allo stesso tempo ai genitori di sentire che possono fare qualcosa per i loro piccoli, invece che sentirsi spettatori impotenti in un momento in cui spesso il senso di colpa è uno dei sentimenti che si presentano. Per favorire questa umanizzazione delle cure, anche in questo periodo di emergenza sanitaria, la T.I.N. di Rimini è rimasta aperta 24 ore su 24. L’impegno e la professionalità degli operatori, ha permesso di coniugare la prevenzione dalla possibile infezione da Covid-19 con le esigenze assistenziali del neonato, garantendo il diritto di avere i genitori accanto e quello dei genitori di essere vicini al loro figlio. Quest’anno è stato inaugurato anche il nuovo reparto T.I.N.; la nuova struttura è stata pensata per accogliere non solo il neonato, ma la famiglia nella sua completezza, grazie alla realizzazione di ambienti dedicati all’intero nucleo familiare. A sostegno dei bambini e dei genitori ricoverati in T.I.N opera inoltre La Prima Coccola, un’associazione di volontariato che supporta e assiste anche le famiglie sammarinesi coinvolte in questo delicato percorso. Però nei casi di parto prematuro non bastano l’assistenza e il supporto degli operatori sanitari e delle altre figure presenti nella fase acuta. Bisogna fare di più: serve anche un impegno istituzionale, una normativa specifica che tuteli le famiglie dei prematuri. Alle mamme di questi neonati occorre più tempo per stare con i loro figli: i congedi dal lavoro devono partire dal momento delle dimissioni, non della nascita. A San Marino ancora oggi, non esiste nemmeno la maternità anticipata, per cui chi ha una gravidanza a rischio viene posto prima in “malattia” e poi in maternità obbligatoria, rischiando così di terminarla prima ancora dell’uscita dall’ospedale. Come Associazione auspichiamo che vengano riviste e ampliate le tutele a sostegno della famiglia, a partire dalla gravidanza, e che venga finalmente normata anche la prematurità.
Associazione Pro bimbi