Certamente Gabriele Gatti quale imputato ha il sacrosanto diritto, nell’esercizio delle proprie prerogative difensive, di utilizzare qualsiasi mezzo lecito e di paventare ogni ricostruzione che più gli è conveniente alla propria posizione, ma l’arrivare ad ipotizzare un accordo fra il sottoscritto e l’ex Commissario Alberto Buriani sfiora, davvero, il ridicolo. In realtà i rapporti di frequentazione ed amicizia con il Commissario Buriani- che lo avrebbero dovuto indurre ad astenersi dal giudicarmi sin dall’inizio – si erano interrotti ben prima dell’arresto di Gabriele Gatti, prova ne siano i vari tentativi di arresto nei miei confronti, nonché il provvedimento cautelare subito ad opera del Commissario Buriani per Euro 165.000.000,00, smentito e deriso da tutti i successivi gradi di giudizio ma che ha messo in ginocchio me e la mia famiglia da oltre otto anni. Il tempo è notoriamente galantuomo ma in questo caso la storia si è già incaricata di dimostrare che entrambi abbiamo subito un processo politico. Occorre interrogarsi a chi abbia giovato tutto questo – non certamente ai sammarinesi – e probabilmente si scoprirebbero i veri mandanti, con buona pace dei miagolii di Gabriele Gatti.
Comunicato stampa
Prof. Giuseppe Roberti