Libera scrive “credevamo che la politica fosse una cosa seria” e Repubblica Futura decreta che “RETE è attaccata alla poltrona”.
Sono attacchi fatti da chi vorrebbe forse distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità, così chiaramente evidenziate dalla relazione della Commissione d’Inchiesta, inerenti l’infiltrazione nel Paese di soggetti quali Grais, Savorelli, Siotto, Sommella, Granata, Mazzeo, Pedrizzi, Venturini, Romito, Moretti, Zanotti, alle società di consulenza, ai Consigli di Amministrazione creati e sciolti dopo una sola riunione.
Gli incarichi che RETE ricopre a livello Istituzionale sono scomodi e poco importa se potrebbero condurre ad un logorio del consenso: le misure necessarie per contrastare l’emergenza richiedono fermezza e senso di responsabilità verso il Paese, nonché dedizione rispetto alla struttura ospedaliera e rispetto per i professionisti che ci lavorano.
I due anni dell’attuale Legislatura, pur travagliata da emergenze senza precedenti, hanno confermato il contenuto delle nostre denunce contro Francesco Confuorti, proprietario occulto del CIS, e dei segreti in esso celati; la costituzione dell’Eccellentissima Camera quale parte civile, ovvero come soggetto offeso dalle operazioni messe in atto dal gruppo Confuorti/Grandoni e l’esercizio delle azioni di responsabilità per far pagare ai responsabili i danni arrecati. Tutte azioni che il Governo di Adesso.sm non solo non ha avviato all’epoca, ma continua a opporvisi oggi.
Quando i membri di RETE segnalavano l’esistenza di un piano criminale, erano accusati da RF e Libera di essere “fantasiosi” e “complottisti”. Quando segnalavano gli interessi di Confuorti, i membri di Libera e RF lo definivano “fantomatico” e “inesistente”. Mentre i membri di RETE venivano denunciati dallo stesso Confuorti, Libera e RF negavano l’immunità del ruolo di Consigliere.
Non ci stupiamo neppure del trattamento che RF e Libera riservano a RETE sul tema della Sanità. Dopo anni di sprechi e clientelismo, che loro hanno tenuti ben nascosti, questi finalmente sono portati a galla attraverso l’Audit. Ancora una volta da RETE.
Il Movimento RETE rende conto del proprio operato innanzi ai cittadini, come sempre con trasparenza e coraggio. Lo fa nella certezza che essi non si faranno traviare dalle chiacchiere di chi ha lasciato il Paese in ginocchio, perché ogni sammarinese sa cos’è giusto e cos’è sbagliato.
Comunicato stampa
Movimento RETE