La situazione in cui versa il nostro Paese è ormai di una gravità assoluta. Gli atti compiuti da maggioranza e Governo, specialmente nel campo della giustizia, stanno determinando l’ultimo scossone alla credibilità internazionale della Repubblica, oltre a minare dalle fondamenta lo stato di diritto. Dopo aver letto con apprensione la lettera del Segretario Generale del Consiglio d’Europa del 21 Agosto, ci saremmo aspettati - ed ogni Governo con un minimo di senso dello stato avrebbe fatto così - che ci fosse un profondo ripensamento della linea intrapresa. Invece il Segretario Ugolini, dopo aver omesso di comunicare il ricevimento di tale lettera, ha rilasciato una intervista alla RTV, chiosando con la celebre formula: ci hanno fatto i complimenti. Peccato che di tutt’altro che di complimenti si trattasse! Dopo ciò, Governo e maggioranza hanno tirato dritto. La Commissione Giustizia dell’8 settembre e il Consiglio Giudiziario Plenario del 9 e del 10 hanno promosso azione di sindacato ad un giudice ed erano pronti a cacciarne altri tre. Peccato che nel frattempo, proprio l’8 settembre, fosse giunta al Governo una missiva del Commissario dei Diritti Umani, dal Consiglio d’Europa, con pesantissime critiche in ordine alle politiche del Governo e della maggioranza, fino ad affermare concrete preoccupazioni che a San Marino sia a repentaglio l’indipendenza della magistratura. Non solo: il Commissario ha anche scritto chiaramente quali fossero i suoi suggerimenti (che poi tradotto dal linguaggio diplomatico sono vere e proprie prescrizioni): “astenersi dall’adottare ulteriori misure…”. Cosa che, ovviamente, il Governo non ha fatto! Infatti Commissione Giustizia e Consiglio Giudiziario si sono tenuti ugualmente, come se non fosse successo nulla. Così la frittata è fatta. I Segretari Beccari ed Ugolini hanno avvertito i Capitani Reggenti della lettera del Commissario per i Diritti Umani? Hanno informato il resto del Congresso di Stato? Hanno informato il Presidente della Commissione Giustizia Zeppa? Ora delle due l’una: o non li hanno informati, e questo sarebbe gravissimo, oppure tutti hanno concorso alla decisione di tirare dritto, e sarebbe ancora più grave. Certamente le opposizioni, come ormai è prassi, sono state tenute all’oscuro di tutto, anche della lettera di cui il Segretario Beccari non ha dato comunicazione nemmeno alla Commissione Esteri riunita lunedì 14 settembre. Questo stato di cose è intollerabile: non comprendere che questo modo di agire può arrecare danni pesantissimi al nostro Paese, che attende nei prossimi giorni una valutazione da parte del GRECO e del Moneyval, rappresenta la totale inadeguatezza del Governo o, peggio, la volontà di portare a termine il proprio piano di “fare terra da ceci in Tribunale” ad ogni costo, alla faccia del bene del Paese. Magari qualcuno si sarà ricordato di come “si stava bene” in procedura rafforzata del Moneyval e avrà cercato di fare di tutto per tornarci. Peccato che quello fu l’inizio del periodo terribile dal quale siamo usciti a costo di enormi sacrifici, un periodo che ancora fa sentire forti i suoi effetti, non solo sulla nostra economia. Repubblica Futura esprime la massima preoccupazione per ciò che sta avvenendo e percorrerà ogni strada prevista dalle leggi per scongiurare il disastro ormai imminente, che - è evidente - non può prescindere da un passo indietro del Segretario alla Giustizia e da un atteggiamento degno del ruolo ricoperto da parte del Segretario agli Esteri.
Repubblica Futura