Il Gruppo ArengoLab ha lanciato la primavera scorsa l’idea di dare vita nel nostro Paese ad una democrazia partecipata e non meramente delegata con il voto, ispirandosi allo spirito dell’Arengo del 1906 e anche rifacendosi alla “carta” del Consiglio d’Europa del 22 gennaio 2014. Ha interpellato per un loro coinvolgimento le associazioni e le parti sociali ed economiche del Paese che sentono fortemente la carenza di confronto con le istituzioni, che hanno la responsabilità di guidare il Paese e i suoi settori fondamentali (ISS, PA, Scuola, ecc), e di partecipazione influente e regolare alle politiche di interesse pubblico. La partecipazione, il confronto e specialmente la condivisione delle responsabilità sociali non vengono assicurati nella quantità e modalità indicate nella citata raccomandazione del Consiglio d’Europa. Ha aperto un dialogo con chi ha dato la disponibilità a questo confronto che è stato rallentato dall’estate, dalla campagna referendaria e anche dalla stagione dei congressi di sindacati coi quali è aperto un confronto interessante. Nel frattempo, ha lavorato ad un progetto di legge in materia che ArengoLab vorrebbe presentare attraverso l’iniziativa popolare. Il progetto intende ristabilire il ruolo centrale dei cittadini e delle parti sociali come portatori di interesse e responsabilità, oltre che di diritti, e quindi di interlocutori e contributori preziosi per le amministrazioni locali e centrali (“Nothing about us without us”). A questo fine torna a sollecitare la disponibilità alla collaborazione di tutti coloro che credono che la nostra democrazia possa essere rinnovata e adeguata ai tempi che evolvono e alle indicazioni già fornite dal Consiglio d’Europa. L’invito a questa collaborazione viene particolarmente rivolto alle parti sociali e alle associazioni che sono portatrici delle aspirazioni ed esigenze sociali e culturali dei cittadini. Questo perché riconosciamo la rigogliosità di un associazionismo sammarinese che talvolta fatica però a coordinarsi ed esprimersi in maniera unitaria. Senza questo rinnovamento si rischia l’allontanamento dei cittadini dalla politica e dalla consapevolezza che un Paese senza partecipazione alla democrazia non ha futuro. In tempi di grande fragilità delle istituzioni democratiche, di connettività più che di collettività, di individualismo, occorre aprire gli occhi alla realtà locale e globale, fare rete, agire insieme, coltivare fiducia.
ArengoLab