C’è un sistema di gestione delle acque che ne permetterebbe il riutilizzo nei periodi di siccità producendo inoltre energia elettrica in maniera sostenibile, alla base della proposta che ha vinto la terza edizione del concorso di idee “Progetta il tuo territorio del futuro”, curato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e rivolto agli studenti delle Scuole Superiori del Titano e italiane. Quella ipotizzata da Pietro Paolini e Matteo Rossi, iscritti alla classe 5E dell’Istituto "Tonino Guerra" di Pennabilli, è una rete di riserva idrica diffusa che prevede cisterne interrate di grande capacità collocate sotto parchi, piazze e parcheggi, nelle quali far defluire l’acqua piovana proveniente dai tetti degli edifici pubblici, dalle strade e non solo, per poi essere impiegata per utilizzi non potabili come l’irrigazione di prati e aiuole, nonché per supportare le attività agricole. Prevista inoltre per aumentare l’impatto positivo del progetto, calibrato per essere applicato alla realtà sammarinese e al suo territorio, la presenza di speciali valvole capaci di generare energia elettrica grazie al movimento presente nelle condutture fra le cisterne e i punti di utilizzo. Ciascuna potrebbe produrre ogni anno un ammontare simile alle necessità di circa 20 famiglie, oltre a fornire un servizio in grado di monitorare le perdite dell’acquedotto comportando una gestione efficiente. Nell’ambito del concorso, organizzato dai corsi di laurea in Ingegneria Civile e Costruzioni e Gestione del Territorio, il secondo posto è andato a un dettagliato piano che incoraggia l’impiego sul Titano di uno speciale asfalto realizzato riciclando gli pneumatici esausti, spesso destinati agli inceneritori, dove contribuiscono all’inquinamento atmosferico. Il terzo classificato riguarda invece delle “ecoisole” collocate in tre parchi di San Marino, a Dogana, Serravalle e Montegiardino. Incaricate anche in questo caso di gestire le acque piovane attraverso un’opportuna raccolta, andrebbero a rivoluzionare le aree in cui sono collocate insieme alla presenza di lampioni, fontanelle, sistemi di ricarica USB e wi-fi alimentati da pannelli solari, nonché di giochi interattivi educativi per coinvolgere e sensibilizzare la comunità rispetto alla cura del pianeta. Menzione speciale, infine, per un elaborato nel quale viene proposta una rete di navette elettriche destinata a cittadini e turisti da prenotare attraverso un’app installata sul telefonino, pensiline con servizi alimentati dall’energia solare e strade dotate di illuminazione a LED con sensori di movimento, che si attiva in base al traffico. “L’iniziativa – ha spiegato la docente Belen Giacomone a margine della cerimonia di premiazione, avvenuta ieri nella sede universitaria di Dogana - mira a sensibilizzare i giovani sulle problematiche legate all’ambiente e stimolare la loro capacità di progettazione e innovazione. Le idee espresse, provenienti da ragazzi che devono ancora intraprendere un eventuale percorso universitario, hanno incoraggiato lo sviluppo di una mentalità ingegneristica con la quale valutare le problematiche da una prospettiva pratica e concreta. Attraverso lo studio di soluzioni innovative, infatti, i partecipanti si sono messi in gioco valutando aspetti come costi, benefici, fattibilità e impatto sul territorio. Fra i nostri scopi, infine, quello di portarli a riflettere in modo critico sulle questioni ambientali, promuovendo un senso di responsabilità verso i territori che frequentano e il pianeta”. I risultati del concorso hanno coinvolto il giudizio di una commissione della quale hanno fatto parte, oltre a rappresentanti dell’Ateneo, la Segreteria di Stato per l'Istruzione e la Cultura, la Segreteria di Stato per il Territorio, la Scuola Secondaria Superiore di San Marino, l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, l’Ufficio Pianificazione Territoriale e per l'Edilizia, l’Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino.
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