Il Consiglio Grande e Generale ha ratificato ieri il Decreto Delegato 11/02/15 n.13 “Codice di condotta per gli appartenenti ai Corpi di Polizia”, presentato dal Segretario di Stato Gian Carlo Venturini. Il Codice si applica agli appartenenti al Corpo della Gendarmeria, al Nucleo Uniformato della Guardia di Rocca, al Corpo di Polizia Civile ed all’Ufficio Centrale Nazionale – Interpol.
L’aula si è espressa a favore dell'importante decreto che ha l’obiettivo di definire i parametri, i valori e i limiti ai quali la Polizia deve uniformare la propria condotta in tutti gli ambiti di azione, dal mantenimento della quiete pubblica al fare rispettare la legge e l’ordine nella società; dal prevenire, indagare e reprimere la commissione di reati all’offrire assistenza e funzioni di servizio alla popolazione.
Il Decreto – ha spiegato il Segretario di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia, Venturini – dispone che l’agire della Polizia debba essere sempre improntato a principi di legalità, massima correttezza, imparzialità, riservatezza, cortesia e senso di responsabilità (art.6., comma 5).
Il provvedimento – ha detto - attua la delega contenuta nel Codice di Condotta per Agenti Pubblici (Legge 5 settembre 2014, n. 141) al fine di introdurre norme di condotta per le Forze di Polizia uniformi alle linee guida contenute nel Codice Europeo di Etica per la Polizia - CEEP, di cui alla Raccomandazione REC 10 adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 19 settembre 2001. Tale Codice costituisce il primo strumento sovrannazionale in materia di sicurezza emanato da un’istituzione europea nell’ambito dell’azione di protezione dei principi fondamentali delle democrazie europee. In uno Stato di diritto infatti – ha aggiunto Venturini - il ruolo della Polizia si situa nell’ambito del rispetto e della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo, contenuti in particolare nella Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Obiettivo che viene espressamente dichiarato dall’art.2 del Decreto Delegato.
Particolare importanza rivestono le disposizioni contenute all’art. 7 volte a prevenire e contrastare la corruzione, in conformità a quanto richiesto dalle raccomandazioni del GRECO, organismo al quale la Repubblica di San Marino ha aderito tramite l’Accordo Parziale allargato del Consiglio d’Europa.
Il Decreto introduce inoltre interventi normativi significativi che allineano il nostro ordinamento agli standard richiesti dalle organizzazioni internazionali Gafi e Moneyval competenti nella lotta e nel contrasto del riciclaggio e del terrorismo. A tal fine, gli appartenenti ai Corpi dovranno avere elevati requisiti di professionalità, integrità ed onorabilità e dovranno specializzarsi in indagini proattive di tipo finanziario.
Anche per gli agenti di polizia così come per gli agenti pubblici vale il divieto di ottenere dalla propria posizione vantaggi personali, di avere partecipazioni in società e di fare attività politica, così come devono evitare di trovarsi in situazione di conflitto di interessi.
L’aula si è espressa a favore dell'importante decreto che ha l’obiettivo di definire i parametri, i valori e i limiti ai quali la Polizia deve uniformare la propria condotta in tutti gli ambiti di azione, dal mantenimento della quiete pubblica al fare rispettare la legge e l’ordine nella società; dal prevenire, indagare e reprimere la commissione di reati all’offrire assistenza e funzioni di servizio alla popolazione.
Il Decreto – ha spiegato il Segretario di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia, Venturini – dispone che l’agire della Polizia debba essere sempre improntato a principi di legalità, massima correttezza, imparzialità, riservatezza, cortesia e senso di responsabilità (art.6., comma 5).
Il provvedimento – ha detto - attua la delega contenuta nel Codice di Condotta per Agenti Pubblici (Legge 5 settembre 2014, n. 141) al fine di introdurre norme di condotta per le Forze di Polizia uniformi alle linee guida contenute nel Codice Europeo di Etica per la Polizia - CEEP, di cui alla Raccomandazione REC 10 adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 19 settembre 2001. Tale Codice costituisce il primo strumento sovrannazionale in materia di sicurezza emanato da un’istituzione europea nell’ambito dell’azione di protezione dei principi fondamentali delle democrazie europee. In uno Stato di diritto infatti – ha aggiunto Venturini - il ruolo della Polizia si situa nell’ambito del rispetto e della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo, contenuti in particolare nella Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Obiettivo che viene espressamente dichiarato dall’art.2 del Decreto Delegato.
Particolare importanza rivestono le disposizioni contenute all’art. 7 volte a prevenire e contrastare la corruzione, in conformità a quanto richiesto dalle raccomandazioni del GRECO, organismo al quale la Repubblica di San Marino ha aderito tramite l’Accordo Parziale allargato del Consiglio d’Europa.
Il Decreto introduce inoltre interventi normativi significativi che allineano il nostro ordinamento agli standard richiesti dalle organizzazioni internazionali Gafi e Moneyval competenti nella lotta e nel contrasto del riciclaggio e del terrorismo. A tal fine, gli appartenenti ai Corpi dovranno avere elevati requisiti di professionalità, integrità ed onorabilità e dovranno specializzarsi in indagini proattive di tipo finanziario.
Anche per gli agenti di polizia così come per gli agenti pubblici vale il divieto di ottenere dalla propria posizione vantaggi personali, di avere partecipazioni in società e di fare attività politica, così come devono evitare di trovarsi in situazione di conflitto di interessi.
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