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Per San Marino: la conferma delle nostre denunce

16 giu 2015
Per San Marino: la conferma delle nostre denunce
Le denunce che abbiamo portato avanti per anni tra le offese, le minacce, le censure, le querele ritirate e l’irrisione dei padroni del Paese, sono state pienamente confermate dalla Magistratura che sta alzando il velo sulla vergogna e sull’omertà di questi ultimi 25 anni.
L’intreccio tra affari e politica; il tariffario delle tangenti sulle concessioni governative; il finanziamento delle sontuose campagne elettorali dei partiti da parte di imprenditori in cambio della cementificazione del territorio,di autorizzazioni particolari, di traffici criminali; le infiltrazioni mafiose legate al riciclaggio di denaro sporco e collegate a politicanti spregevoli; il voto di scambio che ha falsificato i risultati elettorali e ha reso giganti politici alcuni nani di periferia; il saccheggio delle finanze pubbliche mentre i governanti accumulavano enormi ricchezze; il commercio vergognoso di incarichi diplomatici con pericolosi ricercati internazionali che dialogavano con interi gruppi di governo; la distruzione del sistema bancario per attuare vendette politiche e trafficare le licenze bancarie con esponenti della criminalità mondiale, sono realtà indiscutibili.
Nelle passate elezioni abbiamo denunciato tutto questo ed ora tanti ci dicono che avevamo ragione. Ma, abbiamo scrollato l’albero e i frutti li hanno raccolti gli scettici del momento e i disonesti principi del malgoverno. Le ultime iniziative della Magistratura che hanno portato alle dimissioni del vertice di Banca Centrale, voluto e difeso allo spasimo dall’attuale governo, sono una ulteriore conferma della serietà e della attendibilità delle nostre pubbliche denunce.
L’opposizione delle tribù partitocratiche ad un’opera di pulizia, di rinnovamento e di cambiamento produce danni incalcolabili al Paese.Le complicità sono molto vaste al punto che per uscire dalla crisi è indispensabile la sostituzione di tutti i gruppi dirigenti. Senza questo passaggio radicale continuerà il malaffare anche a scapito dei pochi onesti rimasti.
San Marino, 16 giugno 2015

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