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San Marino vicino ai civili coinvolti nel conflitto in Medio Oriente

24 apr 2024
San Marino vicino ai civili coinvolti nel conflitto in Medio Oriente

Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri riafferma la massima attenzione sulla drammatica situazione in corso in Medio Oriente, con particolare riferimento alla catastrofe umanitaria che sta provocando uno sconcertante bilancio di vittime, violenze inaudite, fame, profonda sofferenza e distruzione nella Striscia di Gaza. Anche nell’occasione della Giornata Internazionale odierna, proclamata dalle Nazioni Unite per sottolineare il valore del multilateralismo e della diplomazia per la pace, la Segreteria di Stato conferma l’impegno a farsi promotrice, nelle sedi e nei contesti opportuni, sulla necessità che le armi tacciano e che al più presto vengano avviati un dialogo politico e una mediazione concreti nel perseguimento degli obiettivi di pace. In conformità con quanto dispone l’Ordine del Giorno adottato dal Consiglio Grande e Generale il 15 marzo scorso, la Segreteria di Stato si è attivamente adoperata rappresentando nelle sedi opportune, il sostegno convinto alla proposta, scaturita in ambito Unione Europea e appoggiata da diversi Stati, di una Conferenza Internazionale di Pace sotto l'egida delle Nazioni Unite; attraverso l’inoltro di specifiche missive al Segretario Generale delle Nazioni Unite e all’Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, è stata reiterata la necessità dell’immediata cessazione delle ostilità, del rilascio di tutti gli ostaggi e del rilancio della soluzione a due Stati. Al fine di trasmettere concretamente la vicinanza e la solidarietà della Repubblica di San Marino nelle martoriate aree del conflitto, la Segreteria di Stato ha inoltre fatto pervenire significativi contributi economici a tre distinti organismi delle Nazioni Unite, in prima linea per portare soccorsi urgenti alla popolazione martoriata e, specificamente, a UNRWA, Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, a OCHA, Ufficio per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite e a UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia.





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