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Segreteria Giustizia: Caso Titoli, sequestri conservativi eseguiti in Italia. Ulteriori passi in avanti sul fronte della collaborazione con la giustizia italiana

13 gen 2025
Segreteria Giustizia: Caso Titoli, sequestri conservativi eseguiti in Italia. Ulteriori passi in avanti sul fronte della collaborazione con la giustizia italiana


È di questi giorni la notizia dei sequestri conservativi disposti dal Tribunale di Firenze per un valore fino a 6 milioni di euro richiesti dall’autorità giudiziaria di San Marino nell’ambito dell’attività di indagine che ha coinvolto ex dirigenti ed ex funzionari di Banca Centrale. I sequestri, effettuati su beni immobili, mobili e conti correnti in diverse località italiane, erano stati richiesti dagli inquirenti per tutelare le garanzie patrimoniali in vista del giudizio d’appello, per evitare il rischio di dispersione dei beni.
Come espresso nel comunicato stampa della maggioranza, quanto appreso rappresenta un risultato significativo per San Marino, testimonia la credibilità e la solidità delle nostre istituzioni nella lotta contro chi ha danneggiato il nostro Paese; è un segnale di credibilità nei confronti delle nostre istituzioni e, allo stesso tempo, una garanzia per i cittadini nei principi di legalità e giustizia.
La collaborazione con la giustizia italiana, resa possibile dalla Convenzione di buon vicinato, dalla Convenzione europea di assistenza giudiziaria e dal recente percorso di rafforzamento dei rapporti con le istituzioni ed autorità italiane – che hanno portato, nella passata legislatura, alla sottoscrizione di accordi fra i due Stati come quello in materia di sequestri e confische - non solo rafforza la fiducia nella giustizia sammarinese, ma dimostra come la stessa sia pienamente inserita in un contesto di cooperazione internazionale.
Il percorso teso al rafforzamento della collaborazione tra San Marino e gli altri Stati non si esaurisce qui. Con l’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 19 dicembre 2024, si è impegnato il Congresso di Stato a “rafforzare ogni strumento di collaborazione internazionale fra Stati ed amministrazioni, al fine di rintracciare e recuperare i patrimoni detenuti all’estero dai soggetti che dovessero essere raggiunti da misure disposte da parte dell’autorità giudiziaria”.
La Segreteria di Stato per la Giustizia, dando corso al predetto Ordine del Giorno, ha avviato proprio in questi giorni un altro importante percorso volto al rafforzamento di quella “collaborazione internazionale” appena citata, in particolare è in corso l’iter previsto dall’articolo 34 comma 2 Legge 30 luglio 2009 n.104 per assicurare di garanzia di reciprocità in materia di rogatorie internazionali, in questo caso con gli Emirati Arabi Uniti.
Tutto quanto detto vuole certamente mettere in luce gli importanti risultati ottenuti, ma allo stesso tempo è teso a sottolineare come ancora il percorso intrapreso non sia concluso, ma debba proseguire con determinazione, e per questo si rinnova il più ampio sostegno al nostro Tribunale, agli organi di vigilanza e a tutte le istituzioni impegnate a garantire l’affermazione della giustizia.

Comunicato stampa
Segreteria di Stato per la Giustizia, la Previdenza e la Famiglia






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