Questo è il nome scelto con ironia dall’Associazione Uno di Noi per il ciclo estivo di incontri di approfondimento che partirà il prossimo mercoledì 10 luglio alle ore 21 presso il Teatro S. Andrea di Serravalle. Non che l’Associazione si ritenga giunta alla fine della propria attività in ambito culturale ma anzi, con l’intento di intensificarla e renderla più efficace, ha deciso di organizzare con cadenza mensile delle serate a tema, che si concluderanno condividendo simbolicamente tra tutti i partecipanti una anguria. Convivialità finale a parte, i temi trattati in ogni incontro saranno di grande serietà, attualità e interesse, riguardando aspetti che ci interrogano sui valori fondamentali e fondanti della nostra società e civiltà quali Vita e Famiglia. L’Associazione Uno di Noi ritiene infatti che senza una adeguata informazione, fondata su dati statistici e su verità certificate dalla Scienza, dalla Natura e dalla Storia, libera da condizionamenti ideologici “alla moda”, vi è il concreto rischio che la progressiva e pervasiva deriva culturale di stampo materialistico e individualistico, che sta facendo della vita umana un “oggetto” e di ogni personale scelta o desiderio la “fonte di un diritto”, impedisca che le tematiche siano sviscerate nella loro interezza e complessità. Il tema oggetto di analisi e confronto scelto per il primo incontro è: DICHIARAZIONE DI CASABLANCA E MATERNITÀ SURROGATA: DIRITTO CIVILE O REATO UNIVERSALE? “Maternità surrogata”, per chi non lo sapesse, è il termine, politicamente edulcorato, per definire ciò che i più chiamano efficacemente “utero in affitto”. Sembra incredibile come in pochissimo tempo si sia riusciti a passare dalla condanna generalizzata dell’acquisto dei bambini fatti nascere “su commissione” di chi ha i soldi per comprarli (perché di questo si tratta) alla accettazione come “normale” di tale fenomeno semplicemente cambiando i termini utilizzati. L’argomento è sicuramente complesso, nelle sue implicazioni etiche, politiche, giuridiche, sociali e antropologiche, e di preoccupante attualità anche nella nostra cara Europa, per cui, data la partecipazione gratuita e aperta a tutti gli interessati, confidiamo che di frutta a fine serata non ne rimanga.
ASSOCIAZIONE UNO DI NOI