Questo non sarà un Primo maggio come gli altri. Non sarà il consueto appuntamento con manifestazioni e cerimonie pubbliche, ma dovrà essere un serio momento di riflessione. Di riflessione sul fatto che il lavoro costituisce uno dei pilastri su cui si basa l’edificazione di uno Stato Democratico e il 1° Maggio rappresenta una ricorrenza laica che oggi accomuna, proprio per la sua valenza intrinseca, milioni di persone nel Pianeta a prescindere da religione, usanze, organizzazione politica o tradizione. Di riflessione sull’attuale significato del lavoro, inteso anche come strumento per realizzare sé stessi e condividere con gli altri componenti della società le proprie competenze, un vero e proprio “tesoro” conseguito con il sacrificio, un tesoro da difendere. L’emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero, ha messo ancor più in luce il valore assoluto che il lavoro riveste e dà a questo Primo Maggio un significato del tutto nuovo. Di riflessione nella consapevolezza che è possibile la tenuta della nostra economia con uno sforzo comune tra imprese e lavoratori, tra pubblica amministrazione e cittadini. La consapevolezza che è necessario il ridisegno dell’intero mercato del lavoro pubblico e privato. Questa crisi ha evidenziato una forte unità di intenti, fra politica, parti sociali, cittadini, lavoratori, tutti alleati con grande senso civico e responsabilità nello sforzo di uscire quanto prima da questa pandemia. Del resto, il dialogo efficace con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro è l’unico modo per una ripresa globale, equa e sostenibile, così come sostenuto dall’Organizzazione Mondiale del Lavoro. Ebbene, oggi, alla luce di quanto sta accadendo a causa della pandemia globale di COVID-19 che ha cambiato la nostra esistenza, la società e il mondo del lavoro, i principali temi sui quali si dovrà indirizzare l’attenzione saranno la ripresa economica, la salvaguardia dei posti di lavoro, la protezione dei lavoratori e delle loro famiglie, la democrazia e la giustizia sociale attraverso una efficace contrattazione collettiva e adottando soluzioni adeguate e continuative. In caso contrario, le disuguaglianze potranno aumentare, le condizioni lavorative peggiorare e le conquiste sociali perdersi nel nulla. Ma un ‘altro tema che dovrà essere al centro delle politiche dovrà essere quello della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. “In questo momento di estrema crisi di aziende o interi comparti in difficoltà come quello turistico, di perdita di tanti posti di lavoro si deve pensare giustamente alla ripresa del Paese, promuovere l’occupazione, ma occorre fare il focus anche sulla qualità e sicurezza sui luoghi di lavoro. Dobbiamo ora batterci per scongiurare che si ripetano le conseguenze verificatesi in questa pandemia investendo sulla sicurezza, rinnovando il sistema delle regole (oramai datate), valorizzando nuove forme di lavoro a distanza in modo tale da evitare che situazioni come quella derivante dal Covid-19 possano mettere nuovamente in ginocchio le nostre attività ed il mondo del lavoro” commenta il Segretario Generale USL Giorgia Giacomini. Occorrono nuove politiche economiche per stimolare la crescita a beneficio di tutti, non soltanto di pochi, politiche che rispettino l’ambiente e i diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori.
Buon Primo Maggio!!
La Segreteria USL