Nell’atmosfera spensierata di questi pochi giorni che ci separano dal Ferragosto, non è possibile però dimenticare quel che accadde l’8 agosto di ormai 68 anni fa. Era l’estate del 1956 e in Bel- gio, a Marcinelle, nella miniera di carbone di Bois du Cazier, si consumava una delle più grandi tragedie del nostro tempo. In quell’inferno arroventato, presenti anche lavoratori sammarinesi, morirono duecentosessantadue persone, di cui centotrentanove italiani. A dare la misura dell’immane tragedia fu l’allora inviato del Corriere della Sera, Dino Buzzati che sottolineò ciò che rende più terribili di altre tragedie quelle minerarie. “si compiono con insopportabile lentezza: giù nelle viscere della terra fanno vittime fra quelli più vicini, però la maggioranza resta viva e se le vie di scampo sono chiuse, vede avvicinarsi la morte a poco a poco: ore e ore, giornate intere di agonia. E intanto, fuori, alla superficie della terra, a una distanza brevissima se misurata con il metro ma in realtà sterminata, si consuma un altro dramma. Fuori dei cancelli, impietrita, la folla dei parenti”. È sempre Buzzati a raccontarci con poche parole il dramma di chi migra in cerca di lavoro che anche tanti sammarinesi hanno vissuto: “persone partite per farsi una minuscola faticatissima fortuna e imprigionati per l’eternità dalla terra straniera che doveva dar loro, a costo di incredibili calvari, un modestissimo avvenire”. “Dobbiamo ricordarcene – ha detto il Segretario Generale di USL Francesca Busignani - sia per rendere omaggio a chi con sacrifici inimmaginabili, andando a lavorare fuori, ha reso possibile la crescita del nostro Paese, sia per evitare che altre tragedie possano ripetersi nello scenario del nostro tempo. Nonostante il green-deal infatti, la corsa all’energia si è tutt’altro che arrestata, complice ahinoi anche l’intelligenza artificiale. Per non parlare della continua ricerca di manodopera a basso costo e delle condizioni di scarsa sicurezza in cui chi lavora si trova ad operare. La tragedia di Marcinelle resti impressa nelle nostre menti e serva da monito”.
c.s. Unione Sammarinese Lavoratori - USL