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VI MASKFEST 2015: un concerto storico per la Repubblica di San Marino

22 mag 2015
VI MASKFEST 2015: un concerto storico per la Repubblica di San Marino
VI MASKFEST 2015: un concerto storico per la Repubblica di San Marino
Sabato 23 maggio alle ore 18.30 presso l’Auditorium della Chiesa dei Servi di Maria (Via Costellonchio n.2 Valdragone, San Marino) alcuni musicisti di fama internazionale si troveranno a San Marino per esibirsi in un concerto storico per la nostra Repubblica. Il tema del VI MASKFEST 2015 è la contaminazione, e non a caso il concerto inaugurale vede composizioni dei Led Zeppelin, Lawrence Casserley, Nicola Baroni, Frank Zappa e Massimiliano Messieri. Un concerto evento all’insegna della trasformazione, nel quale lo strumento acustico con l’ausilio dell’elettronica si evolve in hyper-instrument. Evoluzione. Evoluzione del musicista dell’interprete e anche del pubblico. Partecipare a questo concerto, in un periodo dove la corruzione degli animi è quotidiana, vuol dire credere nella speranza che il pensiero della cultura contemporanea possa trasformare il grigiore dello stato sociale attuale in un futuro più roseo, con la stessa freschezza e sincerità in cui i suoni cambieranno la percezione dell’ascoltatore. Questo il motivo per cui al concerto inaugurale del VI MASKFEST sono presenti musicisti-concertisti di differenti nazionalità. Il Bologna Cello Project (Antonio Mostacci, Elena Zivas, Akiko Nakada, Antonello Manzo) nasce come percorso didattico nel gennaio 2009, fra le storiche mura del Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, per iniziativa del M° Antonio Mostacci. Formato da professori e studenti delle classi di violoncello del Conservatorio, l’ensemble propone un repertorio che spazia da trascrizioni di brani celebri della tradizione classica dal XVI al XX secolo a composizioni tratte dalla letteratura specificamente dedicata ai violoncelli fino ad arrivare ad arrangiamenti originali di famosi brani pop e rock. La calda sonorità del gruppo ha inoltre affascinato numerosi compositori contemporanei che hanno deciso di scrivere brani originali, Diego Conti, Franck Krawczyk, Bojana Petrovic, Enrico Guerzoni, Cristian Gentilini, Emanuela Turrini, Roberto Freak Antony, Nicola Baroni, Massimiliano Messieri per citarne solo alcuni. In virtù dell’intimo legame del violoncello con la voce umana, il repertorio prevede anche numerosi brani cantati per i quali il Bologna Cello Project collabora sovente con cantanti di fama nazionale e internazionale, le cui vocalità spaziano dal pop al jazz fino alla lirica: Sara Jane Morris, Roberto Freak Antony, Luca Carboni, Luisa Cottifogli, Giulia Barozzi, Anna Maria Chiuri, Cristina Renzetti, Elena Ortalli, Carolina Lippo, , Rica L. Nepomuceno, Cinzia Prampolini, La Tarma ecc. In più occasioni la musica del Bologna Cello Project è confluita nell’arte cinematografica dei registi Niccolò Manzolini, Miriam Raccah, Emanuele Angiuli e Gianluca Zenone e nell’arte coreografica della danzatrice macedone Elisaveta Skalovska. Il Bologna Cello Project è una realtà multiforme e può essere composto, in base alle necessità di esecuzione e di repertorio, da 4, 5, 6, 8 o 12 violoncellisti . Dall’inizio della sua attività il BCP ha partecipato a numerose iniziative, spettacolari, spesso di impegno sociale e civile. Tra le altre cose promuove lo studio del violoncello con lezioni-concerto aperte e gratuite. Si esibisce regolarmente su tutto il territorio nazionale ed estero. Per l’Adatto Record ha pubblicato il suo primo lavoro discografico ed in uscita il secondo cd dell’ensemble. Per Sheva Collection il Bologna Cello Project ha registrato in prima internazionale L’Abbè Agathon di Arvo Pärt, diretti dalla bacchetta magistrale di Roberto Molinelli. Recentemente il BCP insieme al violoncellista e musicista elettronico Nicola Baroni ha realizzato concerti performativi che prevedono interazione creativa tra strumenti tradizionali e processi digitali, il tutto fondato sul concetto di Hypercello ideato e sviluppato da Tod Machover al MIT a partire gli anni 90. Lawrence Casserley, nato 10 Agosto 1941 a Little Easton, Essex (Regno Unito), è un compositore, un direttore d'orchestra e un performer di musica elettroacustica in tempo reale. Ha dedicato la sua vita musicale allo sviluppo dell’elaborazione elettronica dal vivo come strumento a sé stante. Nel 1952 la sua famiglia si trasferì a New York. Dopo un anno alla Columbia University si è sviluppato il suo crescente interesse per la musica. Mentre intraprendeva varie occupazioni ha frequentato corsi serali, e più tardi corsi diurni a tempo parziale al Chicago Musical College, e gli studi di composizione, direzione d'orchestra, percussioni e flauto al Roosevelt University di Chicago. Nel 1966 ha ricevuto una laurea BMus con una specializzazione in composizione, torna poi nel Regno Unito per proseguire gli studi di composizione, direzione d'orchestra e percussioni presso il Royal College of Music di Londra. Nel 1967 diviene uno dei primi studenti del nuovo corso di Musica Elettronica presso il RCM insegnato da Tristram Cary. Nel 1970 è invitato a far parte del corpo docente RCM come assistente di Cary. Dal 1970 in poi ha guidato e suonato con molti gruppi di performance dal vivo e multi-mediali, in particolare con Hydra (il gruppo multimediale creato con Eddie Franklin-White), VAMP di Peter Donebauer (Video e esecutori di musica), Tubo Scultura e il Electroacoustic Cabaret. Durante il 1980 ha collaborato con Simon Desorgher nella creazione del Festival Nettlefold, che in seguito divenne il Colourscape Music Festival. Collabora inoltre con Peter Jones a installazioni interattive audiovisivi sotto il titolo di "armonia cromatica". Da quando ha lasciato la RCM si è concentrato sulla libera musica improvvisata, e ha sviluppato uno strumento Signal Processing soprattutto per l'elaborazione del suono dal vivo nella musica improvvisata. Casserley è molto conosciuto per le sue collaborazioni con Evan Parker (CD su Touch e psi) ei suoi Ensemble elettroacustici (CD su ECM), ma ha anche collaborato con molti altri musicisti per spettacoli in tutta Europa, Nord e Sud America, India e Giappone. Nicola Baroni (1959) ha ottenuto i diplomi di conservatorio in violoncello e in musica elettronica, nonché una laurea in Estetica Musicale presso l'Università di Bologna (tesi su Alvin Lucier). Ha partecipato a corsi di perfezionamento in violoncello e musica da camera con Franco Rossi, Alain Meunier, Anner Bijlsma, Siegfried Palm presso l'Accademia Chigiana di Siena, al Music Festival, di Città di Castello, alla Hochschule di Franz Liszt a Weimar, la Schleswig-Holstein Hochschule a Lubecca, Corsi di Baden-Baden Estate, il Festival Casals di Prades. Ha seguito le fasi di software musicali e live electronics a AGON-Audiofficine in Milano e presso l'IRCAM di Parigi. Insegnante di violoncello presso il "Monteverdi" Conservatorio di Bolzano, oltre alle tecniche di improvvisazione nei dipartimenti di Nuove Tecnologie e didattica, Baroni sta sviluppando un progetto di dottorato su gli Hyper-strumenti ad arco presso l'Università di Edimburgo. Dopo precedenti collaborazioni con diverse orchestre sinfoniche nazionali ed europee, ha intrapreso un intensa attività di musica da camera in Duo e in Trio con pianoforte e quartetto d'archi. Le sue attività di interprete e di ricercatore della musica XX secolo lo hanno visto collaborare direttamente con compositori come Sylvano Bussotti, Paolo Castaldi, Franco Donatoni, Ivo Malec, Igor Linz Maues, Alvin Curran, Massimiliano Messieri, Lawrence Casserley, Mauro Graziani. Attualmente è totalmente immerso nella composizione elettroacustica, e soprattutto nelle prestazioni del live electronics con l’hyper-cello, per l'improvvisazione, nuove produzioni artistiche e l'interpretazione delle partiture grafiche. Esibitosi in Europa, Stati Uniti, Sud America e Giappone, la sua discografia spazia dalla musica di Monteverdi a quella di Scelsi sino ai compositori dei giorni nostri, con etichette discografiche prestigiose come Tactus, Bongiovanni, Luna, Rivo Alto, La Bottega Discantica, per la quale ha recentemente pubblicato il CD antologico "Violoncello Italiano. XXI Secolo". Massimiliano Messieri (1964), compositore, direttore d’orchestra e live electronics performer, nel 1997 il Festival Internazionale Associazione Mozart Italia di Rovereto gli commissiona, col patrocinio de’ Internationale Stiftung Mozarteum Salzburg, la TafelOpera Don Giovanni il dissoluto redento (1998), opera che viene inserita nell’enciclopedia didattica “Musica dal Vivo” edita da Loescher con la prefazione di Claudio Abbado. Nel 2000, l’Istituto Nazionale di ricerca per la Fisica della Materia gli commissiona Leonids’ play (composizione per 5 cd audio realizzata sull’oggetto sonoro concreto delle Leonidi, fornito dalla NASA). Nel 2004, rappresenta al castello di Ettersburg (Weimar) il melodramma Gretchens Traum patrocinato dalla Stiftung Weimar Klassik. Accademico mozartiano dal 1998 e socio d’onore dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti, nel 2012 termina per il violoncellista Nicola Baroni la sua opera “Zadig” 21 capricci per violoncello e hypercello. Vincitore del primo premio assoluto ai concorsi internazionali di composizione 2 Agosto (Bologna, 1997), 100 note (New York, 2006), CMN (Miami, 2013), le sue partiture sono state commissionate ed eseguite presso il Teatro Comunale di Bologna, il Parlamento Regionale della Sassonia di Dresda, HAMU Sala delle Muse di Praga, Schlosskirke di Ettersburg, Concorso Internazionale Pianistico della Repubblica di San Marino, 92° Anniversario della Riconquista dell’Indipendenza della Polonia a Cracovia, Forfest di Kromeriz, oh-Ton Festival di Oldemburg, Cracovia Sacra, ArtX Detroit al Max M. Fisher Music Center a Detroit, Spectrum Foundation di New York, CCRMA Stanford University, KSFNM Festival Kennesaw State University. Messieri è docente presso l’Istituto Musicale Sammarinese dal 2002.

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