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Vigilanza Bcsm, Ps: "Messa alla berlina la credibilità del nostro Stato"

22 mag 2015
Partito Socialista
Partito Socialista
Prima, l'autosospensione da parte di tre membri del Coordinamento della Vigilanza di Banca Centrale, in seguito agli elementi contenuti all'interno di un'ordinanza emessa dall'autorità giudiziaria.
Ora, la revoca della medesima decisione, senza che - almeno ufficialmente - ci siano novità di rilievo.
Se non fosse una cosa particolarmente seria e grave, sembrerebbe di trovarsi di fronte ad una puntata di "Scherzi a parte".
Non è, invece, né uno scherzo né una sit-com.
È l'ennesima vicenda che "mette alla berlina" la credibilità e l'autorevolezza di una fondamentale istituzione di garanzia del nostro Stato.

L'aspetto davvero inquietante, però, è che tutto ciò stia accadendo nell'imbarazzato - e imbarazzante - silenzio del Governo. Un silenzio che non si può giustificare in alcun modo e che profuma tanto di compiacenza e di sudditanza verso una governance che, ormai da tempo, il Partito Socialista ritiene non essere all'altezza del compito affidatole.

È giunto il tempo di segnare un punto definitivo per uscire da questa incresciosa situazione. Occorre agire, subito. Il Governo assuma una posizione chiara e dimostri che la politica è ancora in grado di prendersi la responsabilità di decisioni, sicuramente complesse, ma non più rinviabili.

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