I carabinieri del Racis, del Reparto operativo di Macerata e della Compagnia di Civitanova Marche hanno lavorato fin dopo la mezzanotte, sotto un forte acquazzone e alla luce delle fotoelettriche dei vigili del fuoco, per fissare lo scenario esterno al casolare dove la coppia di ex agricoltori viveva, un'abitazione isolata, non lontano dalla Basilica di San Firmano, dove ieri mattina Ada e Paolo sarebbero dovuti andare alla messa come ogni domenica insieme alla figlia Orietta, per poi raggiungere l'altra figlia, Aldesina, e trascorrere un giorno di festa insieme, con i generi e nipoti. Invece, fra le 5 e le 8 - questa la prima ipotesi del medico legale, che dovrà essere confermata dall'autopsia - la vita semplice dei due coniugi è stata sconvolta dalla furia di una o più persone mosse da una violenza inaudita: "forse un balordo, comunque gente disperata, a caccia di un po' di soldi e pronta a tutto" ipotizza un investigatore. Paolo, affetto da una lieve forma di Alzheimer, è stato aggredito per primo, sui gradini della porta di casa, e colpito ripetutamente alla schiena (forse anche con un bastone); la moglie ha cercato di difendersi, ed è stata raggiunta da una serie di coltellate al torace e al collo. A notare per primo il corpo dell'anziano è stato un cacciatore di passaggio che ha subito dato l'allarme ai carabinieri. Poi sono state avvertite le figlie, Aldesina sposata con un imprenditore della plastica piuttosto conosciuto nella zona. Una famiglia come tante, che stando a quanto si è appreso non avrebbe mai subito minacce o ricatti. In mattinata verrà condotta una verifica più approfondita all'interno del casolare, trovato in disordine, per capire se sia stato portato via qualcosa e che cosa. Forse i Marconi tenevano un po' di denaro a portata di mano, ma di certo il loro tenore di vita non era tale da poter suscitare chissà quali appetiti. Anche se nel circondario, a gennaio e maggio, due casolari abitati da anziane donne sole sono stati assaltati da rapinatori.
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