A questo punto non resta che attendere le sentenze di Isabella Pasini, che potrebbero essere gravide di conseguenze, vista la portata della vicenda. Questa mattina, davanti al Commissario della Legge, le udienze di discussione dei due procedimenti amministrativi riguardanti la fase finale della parabola di Asset Banca: l'amministrazione straordinaria, riguardo alla quale – lo scorso anno - lo stesso Giudice emise ordinanza cautelare di sospensione; e la liquidazione coatta, che precedette di poco la decisione del Magistrato, rendendola negli effetti superata.
Una trattazione complessiva – oggi - di 4 ore e un quarto; durante le quali i legali dell'istituto di credito, e di BCSM – guidata all'epoca dei fatti da Savorelli e Grais -, hanno fatto valere le proprie ragioni. Soddisfatto l'Avvocato Gian Nicola Berti, che rappresenta il nuovo CdA di Asset nel procedimento contro l'amministrazione straordinaria. “Abbiamo ribadito – afferma – che si trattò di un provvedimento punitivo, e non venne data la possibilità ad Asset di ricapitalizzare. In genere tutti i provvedimenti di rigore sono preceduti da accertamenti ispettivi, nei quali si illustrano agli istituti le anomalie, affinché vi si possa porre rimedio. Nel nostro caso non è successo. Alla luce dell'ordinanza Morsiani – conclude l'Avvocato Berti – sembra vi sia stata una predeterminazione”. Nessun commento, al momento, da parte dei legali di BCSM; così come per il procedimento riguardante la liquidazione coatta amministrativa. Anche in questo caso il Commissario della Legge si è riservata di decidere. Forte, ovviamente, l'attesa. In caso di sentenza favorevole ad Asset, infatti, c'è chi ipotizza che l'ente banca – o ciò che rimane – possa tornare nella disponibilità dei soci; e a quel punto potrebbe anche aprirsi una causa civile di risarcimento danni per importi, ovviamente, molto elevati. Entrambi i procedimenti amministrativi erano tornati nelle mani di Isabella Pasini, dopo che il Giudice per i Rimedi Straordinari – lo scorso luglio – respinse la richiesta di ricusazione presentata da BCSM.
Una trattazione complessiva – oggi - di 4 ore e un quarto; durante le quali i legali dell'istituto di credito, e di BCSM – guidata all'epoca dei fatti da Savorelli e Grais -, hanno fatto valere le proprie ragioni. Soddisfatto l'Avvocato Gian Nicola Berti, che rappresenta il nuovo CdA di Asset nel procedimento contro l'amministrazione straordinaria. “Abbiamo ribadito – afferma – che si trattò di un provvedimento punitivo, e non venne data la possibilità ad Asset di ricapitalizzare. In genere tutti i provvedimenti di rigore sono preceduti da accertamenti ispettivi, nei quali si illustrano agli istituti le anomalie, affinché vi si possa porre rimedio. Nel nostro caso non è successo. Alla luce dell'ordinanza Morsiani – conclude l'Avvocato Berti – sembra vi sia stata una predeterminazione”. Nessun commento, al momento, da parte dei legali di BCSM; così come per il procedimento riguardante la liquidazione coatta amministrativa. Anche in questo caso il Commissario della Legge si è riservata di decidere. Forte, ovviamente, l'attesa. In caso di sentenza favorevole ad Asset, infatti, c'è chi ipotizza che l'ente banca – o ciò che rimane – possa tornare nella disponibilità dei soci; e a quel punto potrebbe anche aprirsi una causa civile di risarcimento danni per importi, ovviamente, molto elevati. Entrambi i procedimenti amministrativi erano tornati nelle mani di Isabella Pasini, dopo che il Giudice per i Rimedi Straordinari – lo scorso luglio – respinse la richiesta di ricusazione presentata da BCSM.
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