''Un coordinamento per tutelare lavoro e salute'': lo chiedono i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna alle prese con l'influenza aviaria, sollecitando ''la convocazione urgente di un tavolo interministeriale che coinvolga tutte le parti sociali''. Il settore avicolo regionale, rilevano, ''occupa più di 6.000 lavoratori, prevalentemente avventizi'' e ''il 10 settembre incontreremo l'Inps regionale per la copertura retributiva ai lavoratori sospesi per sorveglianza sanitaria, e con la Regione stiamo lavorando per garantire gli ammortizzatori sociali per i lavoratori sospesi a causa della chiusura degli allevamenti''. Apprezzamento dei sindacati per le misure sanitarie attivate per la salubrità per i consumatori, sollecitando però, dopo la comparsa del virus nell'uomo, ''misure più stringenti di prevenzione e protezione idonee a garantire che i lavoratori interessati non siano a rischio contagio''. Ora, ''da parte di tutte le aziende coinvolte - sottolineano - ci deve essere la massima disponibilità ad un coordinamento tra tutte le rappresentanze sociali ed istituzionali per attivare scelte condivise in grado di rispondere in modo efficace, evitando che la crisi abbia le stesse ricadute delle precedenti''. Ribadendo che ''il bene primario è la salute'', i sindacati invitano a ''non diffondere allarmismi che rischiano di produrre danni insostenibili per il comparto. Per queste semplici ragioni chiediamo un'assunzione di responsabilità generale'' e che l'iniziativa della Regione venga ''supportata da scelte urgenti da parte del Governo e dei ministeri interessati, Lavoro e Salute''.
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