Secondo l'accusa, aveva dilatato oltremodo i tempi del suo procedimento penale, e per questo aveva compiuto un attentato ai pubblici poteri. Il giudice non è stato d'accordo, e in una sola udienza ha assolto con formula piena Marcello Biagioli, perché non consta del reato. Il suo primo processo, per falso in atto pubblico, si era concluso con una condanna a suo carico, in primo grado e in appello. Sentenza che tra l'altro è stata impugnata davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Durante lo svolgimento del procedimento però, aveva presentato ben 12 istanze di ricusazione: 6 contro il commissario della legge Gilberto Felici, 5 contro il giudice Canestrari, una contro il collegio dei garanti. Istanze che, secondo l'accusa, erano tutte fondate sui medesimi motivi, a scopi dilatori. “L'odierna assoluzione – scrive Marcello Biagioli in una nota – ha dato certezza della legittimità dell'esercizio del diritto di difesa, anche attraverso la reiterazione della ricusazione contro un giudice, a mio avviso prevenuto nei miei confronti. Sono stupito invece – conclude – che tutte le ricusazioni non abbiano destato alcuna curiosità cognitiva in capo ad alcun giudice, poiché puntualmente tutte le istanze istruttorie sono state disattese”. Biagioli a questo punto si riserva anche azioni legali contro chi ha presentato l'esposto.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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