Ecco tutto quel che si nota del bunker dalla strada di Sant'Aquilina, che collega Rimini a San Marino, in fondo al terreno di un ettaro circa riconducibile alla società Edilizia Re, a sua volta parte della cosiddetta “galassia Bacciocchi”: un comignolo, circondato da sterpaglie, che d'estate diventano così alte da nasconderne completamente la vista. Ed è tutto quello che ci è stato permesso vedere del famigerato bunker: la polizia municipale giunta sul posto per il secondo sopralluogo, assieme ai periti chimici dell'Arpa, ci ha infatti fermati all'ingresso dell'area. L'Arpa, agenzia regionale prevenzione e ambiente dell'Emilia Romagna, indossando l'opportuno equipaggiamento, ha eseguito un campionamento dei sospetti residui di rifiuti tossici abbandonati sul terreno, che ora saranno analizzati. Se si tratta effettivamente di amianto, come temeva il vicino residente che infatti, notandolo, ha subito pensato all'eternit, facendo così partire la segnalazione alla polizia, si saprà. La sorpresa è stata rinvenire, assieme al sospetto amianto, in un terreno lasciato alla completa incuria, il bunker, durante il primo sopralluogo, la scorsa estate: a San Marino la notizia si è saputa tempo dopo. Si tratta di un locale abitabile, erano stati predisposti anche un punto cottura, bagni, letto, dentro c'era anche un divano. Difficile, al momento, dire per cosa è servito. O per chi. La porta era stata forzata, in questi ultimi anni chiunque può esservi entrato. Ora al bunker sono stati posti i sigilli, così come all'intera area. Il prossimo passo sarà, quasi certamente, l'apertura di un apposito fascicolo da parte della magistratura italiana.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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