Continuano a trapelare informazioni sulle modalità del sequestro di Andrea Calevo, l'imprenditore ligure rapito la notte del 16 dicembre e rilasciato il 31. Secondo fonti investigative, l'uomo sarebbe stato sequestrato da tre albanesi. In un nascondiglio del capo della banda, inoltre, sono stati trovati una pistola e un fucile a canne mozze. Ieri l'imprenditore è tornato al lavoro festeggiando con i suoi dipendenti la liberazione.
Andrea Calevo ha capito fin dal suo primo giorno di prigionia che coloro che l'avevano sequestrato non erano professionisti del crimine. E' quanto l'imprenditore spezzino rapito il 16 dicembre ha detto oggi su Raiuno nel corso di Unomattina. "Hanno cercato spesso di farmi paura, sono anche arrivati a dirmi che mi avrebbero sparato in faccia, o a una gamba. Ma ho capito subito che non erano professionisti. Parlavano cercando di imitare una cadenza meridionale, e mi parlavano molto. Troppo. Mi raccontavano cose. Un professionista del crimine non si comporta così".
Andrea Calevo ha capito fin dal suo primo giorno di prigionia che coloro che l'avevano sequestrato non erano professionisti del crimine. E' quanto l'imprenditore spezzino rapito il 16 dicembre ha detto oggi su Raiuno nel corso di Unomattina. "Hanno cercato spesso di farmi paura, sono anche arrivati a dirmi che mi avrebbero sparato in faccia, o a una gamba. Ma ho capito subito che non erano professionisti. Parlavano cercando di imitare una cadenza meridionale, e mi parlavano molto. Troppo. Mi raccontavano cose. Un professionista del crimine non si comporta così".
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