Un cane è stato ucciso, all'interno di un recinto, a Montegiardino, da un cacciatore di passaggio. Maurizio Stefanelli, padrone dell'animale, se n'è accorto quando questa mattina si è recato, come ogni giorno, a curare il suo terreno agricolo, in aperta campagna. Ha trovato Rama – questo il nome del pastore asiatico di 4 anni – esanime ed insanguinata. Evidente sul corpo dell'animale il colpo di fucile sparato al petto a bruciapelo.
Scosso dal dolore per la perdita del cane a cui era molto affezionato il signor Stefanelli ha chiamato le forze dell'ordine che sono arrivate con una Pattuglia della Guardia di Rocca. Poco dopo il cacciatore, responsabile dell'uccisione – un residente a San Marino di 43 anni - è tornato sul posto ed ha ammesso di aver sparato al cane. Alle Guardie di Rocca, che l'hanno identificato, avrebbe riferito che si è trattato di un episodio involontario avvenuto mentre il suo cane e Rama si azzuffavano. Terminata l'identificazione il cacciatore se n'è potuto andare senza alcun provvedimento a suo carico.
Per Maurizio Stefanelli, che nel pomeriggio ha sporto denuncia, le forze dell'ordine avrebbero dovuto almeno sequestrare l'arma. Dello stesso parere la Presidente dell'Apas Emanuela Stolfi che ha già preannunciato la costituzione parte civile nell'eventuale processo. Il cacciatore è stato convocato per essere interrogato dalla Guardia di Rocca che ha provveduto ad informare la magistratura dei fatti accaduti. Non escluso che provvedimenti cautelari, come il sequestro dell'arma, possano essere adottati nelle prossime ore.