Nel bel mezzo della rapina, uno dei due banditi ha inavvertitamente chiamato per nome il complice. Un'imprudenza che, a 10 giorni dal 'colpo' al supermercato Conad 'Zolino' di Imola, nel Bolognese, ha permesso ai carabinieri di identificare e denunciare entrambi i rapinatori: uno studente di 19 anni, incensurato, e un 24enne con precedenti di polizia per droga e reati contro il patrimonio, entrambi imolesi. La sera del 28 dicembre scorso i due, armati di pistola e col volto coperto da passamontagna, si erano fatti consegnare l'incasso ed erano fuggiti a bordo di una Bmw bianca, poi risultata rubata il giorno prima a Bologna. Grazie alle testimonianze delle persone presenti nel supermercato, che avevano sentito con chiarezza il nome di battesimo con cui uno dei due malviventi aveva chiamato l'altro, i carabinieri di Imola sono rapidamente risaliti a un primo sospettato, già noto alle forze dell'ordine. Le indagini hanno fatto scoprire che i due, subito dopo la rapina, hanno lasciato Imola per raggiungere Roma, dove hanno pernottato in un albergo. La mattina successiva il 19enne è rientrato 'alla base', mentre il complice è rimasto nella Capitale. Nelle ore successive i carabinieri di Imola e di Roma hanno fatto scattare le perquisizioni. Nella cittadina del Bolognese, a casa del 19enne, sono stati trovati alcuni capi di abbigliamento che lo studente aveva indossato durante la rapina, mentre presso l'abitazione di una terza persona, estranea ai fatti, i militari hanno trovato un migliaio di euro all'interno di una scatola vuota di tagliatelle. A Roma, nella stanza dell'albergo dove alloggiava il 24enne, sono stati sequestrati circa 3.200 euro, sparsi in vari nascondigli. Nella Capitale è stata ritrovata anche la Bmw, con all'interno una pistola giocattolo. I due sono stati denunciati per furto, rapina aggravata e porto abusivo di armi.
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