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Conto Mazzini: la presunta tangente per l'acquisto della sede Bcsm

1 mar 2017
Avvocati in tribunaleConto Mazzini: la presunta tangente per l'acquisto della sede Bcsm
Conto Mazzini: la presunta tangente per l'acquisto della sede Bcsm - Sentiti altri testimoni oggi al Processo sul Conto Mazzini. Approfonditi alcuni aspetti legati a Fin...

Sentiti altri testimoni oggi al Processo sul Conto Mazzini. Approfonditi alcuni aspetti legati a FinProject e all'acquisto della sede di Via del Voltone di Banca Centrale.


Giovanni Crosara, capo agenzia della filiale di Dogana della Banca Commerciale dal 2002 al 2008, ha negato di aver presentato a Nicola Tortorella – all'epoca direttore di Finproject – il cinese J.M. (di cui è stata poi confermata la totale estraneità al Caso Mazzini nel decreto di archiviazione del 07.03.2017), indicato nell'istruttoria come un personaggio sodale della mafia cinese che ha movimentato attraverso la finanziaria decine di milioni di euro. Crosara – che così ha smentito la versione fornita dallo stesso Tortorella all'inquirente - ha riferito di conoscere J.M. in quanto ex cliente di Banca Commerciale che disponeva, mediante il conto della sorella, ingenti bonifici verso la Cina. Ha anche affermato di avere visto di persona che a Roma dirigeva un bar di prestigio e un magazzino/deposito di abiti, formalmente intestati a sua moglie. 

Simone Della Balda, dipendente di Banca Centrale – settore tesoreria – è stato invece sentito sui soldi pagati dall'istituto per l'acquisto dell'immobile di Via del Voltone. Ha negato di aver predisposto il pagamento da 3 milioni e 650mila euro, nonostante una mail con quella disposizione del vicedirettore Bernardi sia stata stampata proprio dalla sua postazione. Inizialmente il pagamento era previsto in un'unica soluzione poi è stato deciso di frazionarlo in due assegni e secondo l'accusa quello da 600mila euro sarebbe stato utilizzato per dazioni tangentizie. Della Balda si è impegnato a depositare agli atti ulteriore documentazione per chiarire i vari passaggi della vicenda. Il Commissario della Legge Felici ha preannunciato che entro la prossima udienza del 14 marzo deciderà sulle istanze dei legali di Podeschi e Baruca che hanno richiesto una nuova rogatoria in Svizzera e l'audizione di altri testimoni tra cui gli ex Segretari di Stato Valentini e Mularoni.

l.s.


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