Un 33enne di Molfetta è stato arrestato in un albergo di Rimini, dove si era trasferito da alcuni giorni per cercare lavoro per la stagione estiva, con l'accusa di aver commesso nello scorso mese di gennaio due rapine nella città del nord barese.
La prima rapina contestata dai magistrati di Trani sarebbe stata commessa in danno di un ristorante del centro di Molfetta. Il giovane, a volto scoperto, dietro la minaccia di una pistola celata nella cintola, aveva costretto la cassiera e la proprietaria a consegnare 20 euro. Pochi giorni dopo, prendendo di mira un appartamento dove si stava per svolgere una festa privata, lo stesso rapinatore - come confermato dalle immagini della videosorveglianza - sempre celando una pistola aveva minacciato di morte il proprietario dell'immobile e, dopo essersi fatto consegnare il denaro contenuto nel portafoglio, lo aveva costretto a recarsi presso il più vicino sportello bancomat per effettuare un prelievo di 250 euro.
Nel secondo caso era stato subito bloccato e il bottino restituito. Per entrambi i colpi il 33enne si trova ora detenuto nel carcere di Rimini.
La prima rapina contestata dai magistrati di Trani sarebbe stata commessa in danno di un ristorante del centro di Molfetta. Il giovane, a volto scoperto, dietro la minaccia di una pistola celata nella cintola, aveva costretto la cassiera e la proprietaria a consegnare 20 euro. Pochi giorni dopo, prendendo di mira un appartamento dove si stava per svolgere una festa privata, lo stesso rapinatore - come confermato dalle immagini della videosorveglianza - sempre celando una pistola aveva minacciato di morte il proprietario dell'immobile e, dopo essersi fatto consegnare il denaro contenuto nel portafoglio, lo aveva costretto a recarsi presso il più vicino sportello bancomat per effettuare un prelievo di 250 euro.
Nel secondo caso era stato subito bloccato e il bottino restituito. Per entrambi i colpi il 33enne si trova ora detenuto nel carcere di Rimini.
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